Comprare casa senza mutuo: tre soluzioni alternative

Comprare casa se non viene riconosciuto il mutuo non è impossibile: ecco tre soluzioni
8 anni fa
1 minuto di lettura

Comprare casa senza mutuo (e senza liquidità) non è impossibile. A ben vedere oggi sono diverse le possibilità che si presentano a chi non può offrire le garanzie per l’accesso al credito ma vuole investire in un immobile.

Comprare casa con il leasing immobiliare: come funziona e quando conviene

Partiamo dalla novità più recente, quella introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, ovvero il leasing immobiliare. La formula funziona proprio come per le auto. Chi è interessato all’immobile ne ha subito il godimento, dietro pagamento di un canone mensile (il cui valore è di norma superiore a quello di un normale affitto) per un periodo di tempo concordato (non meno di otto anni), alla scadenza del quale si verserà una maxi rata finale per completare l’acquisto (in alternativa si potrà recedere dal contratto).

Il leasing immobiliare è particolarmente conveniente per i giovani under 35 posto che la Legge di Stabilità ha previsto a determinate condizioni (reddito annuo inferiore ai 55 mila euro e destinazione dell’immobile entro un anno ad abitazione principale), una detrazione del 19%.

Leasing immobiliare: aspetti fiscali

Vendita immobile con riserva di proprietà, come funziona: vantaggi e svantaggi

La vendita con riserva di proprietà prevede, come suggerisce il nome, che il venditore mantenga la proprietà resti in capo al venditore fino al versamento integrale della cifra stabilita. Solo a questo punto avviene il passaggio di proprietà effettivo a favore dell’acquirente. Se non si onora il pagamento invece il venditore può richiederne la risoluzione, restituendo i soldi ricevuti ma mantenendo il diritto al risarcimento per il danno subito e ad un equo compenso per l’uso dell’immobile da parte dell’acquirente. Occorre sapere però che, essendo un atto di compravendita a tutti gli effetti, le imposte relative alla vendita si pagano subito e, per lo stesso motivo, Tasi e Tari sono a carico dell’acquirente.

Rent to buy: pro e contro

La terza possibilità per chi non ha liquidità ma vuole investire nel mattone è l’affitto con riscatto o rent to buy. La particolarità di questo contratto di locazione è che, dopo un periodo di tempo prefissato, l’inquilino può decidere di pagare la differenza del valore dell’immobile e divenirne proprietario. Tutte le spese relative alla proprietà, quindi Imu e Tasi ad esempio, restano a carico del proprietario fino a quando non si è conclusa la vendita.

Rent to buy: cosa sapere sulle tasse

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

agevolazione prima casa
Articolo precedente

Prima casa e mancato passaggio di residenza: quando non si perdono i benefici?

Articolo seguente

Velocar: un boom di multe per eccesso di velocità, puniti 133 automobilisti al giorno