Tuttavia, il sistema previdenziale offre tutele e prestazioni assistenziali che permettono ai cittadini di ottenere non uno, ma due trattamenti. Con le giuste conoscenze, procedure e sfruttando i meccanismi previsti, un over 67 senza redditi e senza il diritto alla pensione può arrivare a percepire fino a 780 euro al mese.
“Buongiorno, ho una zia nubile e senza contributi versati. In pratica ha fatto da sempre la casalinga. Dopo la morte di sua madre a gennaio, mia zia sta aspettando di compiere 67 anni a settembre per chiedere l’Assegno Sociale.
Con due domande anche senza contributi: pensioni e trattamenti da 780 euro al mese, ecco la soluzione
Chi non ha contributi versati e quindi non può aspirare a una pensione una volta raggiunti i 67 anni, ha nell’Assegno Sociale la soluzione principale per godere di un trattamento di vecchiaia da parte dell’INPS. Tuttavia, essendo l’Assegno Sociale una prestazione assistenziale, è necessario avere determinati redditi per poter ottenere questa prestazione.
Anzi, non bisogna avere redditi per percepire il trattamento massimo previsto, che nel 2024 è pari a 534,41 euro al mese. Chi è single, per prendere l’Assegno Sociale, non deve avere redditi superiori all’importo dell’Assegno Sociale.
In pratica, chi ha redditi oltre 6.947,33 euro all’anno (534,41 euro al mese) non ha diritto all’Assegno Sociale. Chi ha redditi inferiori può percepirlo, anche se per ottenere l’importo intero deve avere redditi pari a zero. L’Assegno Sociale, infatti, funziona come integrazione del reddito del richiedente fino alla soglia di 534,41 euro al mese per tredici mesi.
Pensioni e trattamenti assistenziali insieme? Ecco come funziona il meccanismo
Per i coniugati, si considera anche il reddito del consorte. In questo caso, le soglie vengono raddoppiate.
La misura intera da 534,41 euro al mese si prende se il reddito cumulato dei coniugi è pari o inferiore a 6.947,33 euro all’anno, ovvero l’importo annuale dell’Assegno Sociale. Vivere con 534,41 euro al mese, però, non è semplice.
L’aumento del costo della vita ha dimezzato il potere d’acquisto anche di trattamenti ben superiori. Per chi vive in affitto, la situazione è ancora più difficile. Ecco quindi che si può arrivare a cifre più elevate: l’Assegno Sociale può essere integrato con l’Assegno di Inclusione, che per gli over 67 è più alto.
Cosa fare a 67 anni per prendere fino a 780 euro al mese tra pensione e trattamenti
A 67 anni, un contribuente che percepisce l’Assegno Sociale può godere anche dell’Assegno di Inclusione. Una sorta di integrazione dell’integrazione: l’Assegno Sociale integra il reddito fino a 534,41 euro per un singolo, mentre l’Assegno di Inclusione integra questi 534,41 euro fino a 630 o addirittura a 780 euro al mese.
In pratica, con l’Assegno di Inclusione, gli interessati possono arrivare a percepire un trattamento simile alla vecchia pensione di cittadinanza. Per tutti, l’Assegno di Inclusione arriva a 500 euro al mese, integrato dalla scala di equivalenza in base alla composizione del nucleo familiare. Per un over 67, la soglia arriva a 630 euro al mese. Quindi, un over 67 che vive con 534,41 euro di Assegno Sociale può prendere circa 100 euro di integrazione come Assegno di Inclusione.
Ecco i calcoli da fare
L’Assegno di Inclusione prevede anche una componente aggiuntiva per chi vive in affitto e ha un contratto regolarmente registrato. Per chi ha meno di 67 anni, la componente aggiuntiva è pari a 280 euro al mese.
Quindi, un titolare di Assegno Sociale che ha diritto, in base all’ISEE, anche all’Assegno di Inclusione, può prendere 534,41 euro di Assegno Sociale, 95,59 euro di integrazione reddituale e 150 euro al mese di ristoro per il canone di affitto, arrivando a 780 euro al mese.
Pertanto, con due domande, anche senza contributi, si possono ottenere pensioni e trattamenti da 780 euro al mese. In alcuni casi, ciò significa percepire più di quanto ricevono alcuni pensionati con assegni integrati al trattamento minimo.