C’è qualcuno che rischia di non prendere il bonus 200 euro busta paga a luglio. Si tratta di quei lavoratori dipendenti che percepiscono (seppur con importo irrisorio) la pensione di reversibilità (quella che spetta ai superstiti in caso di decesso del pensionato).
Andiamo con ordine.
I lavoratori dipendenti, a luglio 2022, vedranno pagarsi, in busta paga, l’indennità una tantum di 200 euro prevista con l’art. 31 decreto Aiuti.
Sarà pagata direttamente dal datore di lavoro, il quale poi recupera con la forma della compensazione (nel flusso Unimemens).
I requisiti per avere il bonus 200 euro busta paga
Per avere il beneficio, il lavoratore deve presentare in azienda il modello di autocertificazione bonus 200 euro busta paga. In esso, si autocertifica il possesso dei requisiti. In dettaglio il dipendente nel modello dichiara di:
- non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del medesimo decreto Aiuti
- aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% previsto dall’articolo 1, comma 121, della Legge n. 234 del 2021 per almeno una mensilità (fino al 23 giugno 2022)
- impegnarsi a non dichiarare ad altri datori di lavoro di averne diritto al bonus (che, infatti, spetta una sola volta anche in caso di più rapporti di lavoro).
L’autocertificazione non serve, tuttavia, per i dipendenti statali. Questi, infatti, grazie ad uno scambio di informazione tra gli enti coinvolti, riceveranno in automatico il bonus (se in possesso dei requisiti).
Cosa succede con la pensione di reversibilità
Tra i requisiti che, dunque, il lavoratore è chiamato a possedere per avere il bonus 200 euro busta paga, c’è quello di
- non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18 del medesimo decreto Aiuti.
Parliamo di NASPI, reddito di cittadinanza, pensione, ecc.
Questo significa che se, ad esempio, il lavoratore percepisce, oltre al reddito da lavoro dipendente, anche una pensione di reversibilità, non avrà diritto al bonus. Si pensi al caso della moglie (dipendente) che percepisce la reversibilità del marito.