Concessioni balneari, la proroga al 2027 poi il nuovo passaggio

L'accordo sulle concessioni balneari tra Roma e Bruxelles non stempera la discussione, come funziona la proroga?
1
2 mesi fa
2 minuti di lettura
Caro ombrellone ed economia italiana
Caro ombrellone ed economia italiana © Licenza Creative Commons

Da qualche giorno la questione sulle concessioni balneari è arrivata al capolinea con la decisione del Governo di prorogare fino al 2027 in accordo con Bruxelles, ma le discussioni intorno al tema non si sono certamente placate. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle gare, ma non prima del 2027. Nonostante il rischio delle sanzioni dell’Unione Europa, dunque, l’Italia riesce a strappare una posticipazione delle gare, grazie ovviamente al beneplacito dell’UE.

Cosa prevede il nuovo decreto?

Bisognerà attendere giugno 2027 per dare il via alle nuove gare per le concessioni balneari.

La decisione arriva dopo anni di proteste su molte spiagge italiane, ma alla fine tutto è stato rimandato, anche se il decreto stabilisce già quali saranno i criteri per le suddette gare. C’è poi da aggiungere che i Comuni hanno facoltà di anticipare le gare degli stabilimenti, quindi saranno loro a decidere. In sostanza, potrebbero iniziare anche subito se le amministrazioni in questione optassero per tale decisione. Un atto del genere, naturalmente, sarebbe particolarmente gradito all’Unione Europea che da anni spinge affinché vengano appunto stipulate nuove concessioni.

Ad ogni buon conto, si tratta di una sorta di compromesso, visto che l’Italia in un primo momento aveva preparato una bozza di ddl che prevedeva una proroga addirittura fino al 2030. A quanto pare l’Europa alla fine ha preferito chiudere un occhio e non usare il pugno di ferro con il nostro Paese, concedendo quindi altri 3 anni di tempo per dare il via alle gare, fermo restando che i Comuni possono anticipare il tutto in qualsiasi momento. A tal proposito, l’esecutivo ha rilasciato tale comunicato:

“La collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari”.

Concessioni balneari, le nuove procedure

Interessante a questo punto scoprire quali saranno le procedure di passaggio da un concessionario all’altro quando le gare per le concessioni balneari apriranno finalmente le danze.

I vincitori delle suddette gare potranno giovarsi del terreno vinto per un minimo di 5 anni e un massimo di 20 anni. I nuovi concessionari dovranno assumere i precedenti dipendenti, o almeno coloro che facevano del lavoro in questione la loro principale fonte di reddito. La nuova concessionaria dello stabilimento dovrà inoltre indennizzare quella precedente, per il valore di fondi spesi negli ultimi 5 anni di gestione e non ammortizzati. Sarà inoltre offerta una preferenza per le concessionarie che negli ultimi 5 anni sono stati già titolari di stabilimenti balneari come loro prevalente fonte di reddito. Infine, l’ultimo paletto relativo alla procedura di passaggio per le concessioni balneari prevede che sarà valutato anche l’impatto ambientale.

I punti più importanti…

  • decisione presa, ma è tutto rimandato, concessioni balneari prorogate fino al 2027;
  • nonostante le pressioni di Bruxelles, alla fine l’Unione Europea ha deciso di chiudere un occhio;
  • le nuove procedure per le gare prevedono che la nuova concessionaria assuma i vecchi dipendenti e indennizzi la precedente concessionaria.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

1 Comment

  1. Avete messo tutti messaggi negative non avete pensato che società straniere si potranno prendere spiagge e un intruglio della Grande Europa unita (un paio di ” ” ” ” ” ‘) e il ns governo s è fatto intortare e siamo finiti in questa merda il governo non ci ha difeso per nulla come le varie associazioni balneari e diamo le ns spiagge a stranieri anche se per 20anni tanto sono i piccoli sempre a perdere(cmq il lavoro di spiaggia non sono 2 mesi 4’5 mesi tra montare e smontare e durante l anno mareggiate cose da riparare costruzioni di porti moli la ns spiaggia da quando l abbiamo presa e diventata la metà i verdi sono contrari a costruire barriere perché distruggiamo l habitat ma tanta gente solo invidiosa parlano parlano ma non sanno nulla della vita di uno stabilimento certo lavoriamo meno mesi ma in quei mesi ci facciamo un c…… Che manco se lo immaginano seduti sulle loro poltrone scusate lo sfogo ma trovo i giustissimo quello che sta succedendo a noi balneari non ricchi

Lascia un commento

Your email address will not be published.

La nuova pensione di vecchiaia nel 2025, ecco le tre variabili da considerare
Articolo precedente

Da Quota 103 a 104 il passo è breve: l’ultima proposta sul tavolo della riforma

Carta dedicata a te, in quali negozi alimentari conviene spendere
Articolo seguente

Card dedicata a te. Liste definitive e scadenza 1° acquisto (nuovo messaggio INPS n° 2977)