Concorsi pubblici tramite LinkedIn, al via Portale reclutamento: come funziona

Pubblica Amministrazione e concorsi pubblici: come funziona il "modello LinkedIn" e il nuovo Portale nazionale reclutamento.
4 anni fa
3 minuti di lettura

Rivoluzionare la Pubblica Amministrazione a partire da un nuovo sistema di reclutamento e assunzione di giovani talenti: è quello l’obiettivo che si è prefissato il ministro Brunetta. La prima grande novità, sicuramente perché senza precedenti, è quella che vede l’utilizzo di LinkedIn, sito specializzato nell’incontro tra domande e offerte di lavoro, da parte dello Stato. Le nuove assunzioni in ambito pubblico, inoltre, saranno gestite da un nuovo “Portale reclutamento“, organizzato per rendere la selezione pubblica molto più simile a quella privato.

Pubblica Amministrazione e concorsi pubblici: come funziona il “modello LinkedIn”

Le trattative tra PA e LinkedIn sono state già avviate. La piattaforma social di proprietà di Microsoft, che in Italia conta oltre 14 milioni di iscritti tra aziende e professionisti, sarà coinvolta dal ministero delle Pubblica Amministrazione al fine di fare da cassa di risonanza a concorsi e annunci pubblici.

Funzionerà così: ogni ricerca di lavoro nella PA sarà pubblicata anche dal portale. In questo modo, è stato spiegato, si punta a raggiungere più professionisti possibili (in linea con i profili ricercati).

Anche i concorsi pubblici, una volta banditi, verranno pubblicati su LinkedIn, dando la possibilità a chi è in possesso dei requisiti di candidarsi. Non sono stati ancora resi noti però i dettagli, proprio perché tutto è in fase di contrattazione.

Chi conosce LinkedIn è ha familiarità con il sito, sa già che le ricerche di lavoro sono filtrate tenendo conto del profilo dell’utente. Più un lavoro è in linea con le sue competenze, quindi, più aumentano le probabilità che l’annuncio venga rimandato all’attenzione del professionista. È probabile, dunque, che con il profilo e gli annunci della Pubblica Amministrazione si punterà a raggiungere lo stesso obiettivo.

“Questa è una sfida straordinaria, spaventosa, immensa, che dovrebbe riconsegnarci un’Italia cambiata. Un’Italia salvata, salvata dalla crisi. Per far questo, io sto mettendo in piedi un provvedimento sulle semplificazioni e sul reclutamento (questo la prossima settimana) tendente a dotare questi progetti delle necessarie figure tecniche”, ha detto il ministro Brunetta al 65mo congresso nazionale dell’Ordine degli ingegneri d’Italia.

Concorsi pubblici, al via il Portale reclutamento

Insieme al coinvolgimento di LinkedIn, Brunetta ha anche annunciato una “nuova stagione” per i concorsi pubblici.

“Il nostro obiettivo è di garantire innanzitutto il turnover fisiologico: almeno 500 mila ingressi per cinque anni, 100 mila l’anno, pari al numero di dipendenti pubblici che andranno in pensione secondo le stime della Ragioneria generale dello Stato”, ha dichiarato a Il Messaggero. “Poi bisogna ragionare selettivamente sui settori che si sono maggiormente impoveriti negli ultimi dieci anni”.

La strada di accesso al settore pubblico, per un professionista, non sarà unica. Chi desidererà lavorare per la PA, dopo la riforma Brunetta, avrà a disposizione due opzioni diverse:

  • essere assunto dopo aver partecipato e superato una selezione pubblica (tramite appunto concorso);
  • candidarsi tramite il portale reclutamento che, se tutto va bene, dovrebbe vedere la luce già a luglio.

Si tratta di un portale descritto dal ministro PA come “fortemente innovativo”, ma anche veloce e trasparente. Lo scopo, ha poi aggiunto lo stesso, è quello di creare un sito in grado di far incontrare domanda e offerta nel pubblico, come nel settore privato.

Ogni amministrazione e ogni progetto avrà la responsabilità di scegliere i migliori attraverso questo sistema. Una sorta di “Linkedin italiano, dove ci saranno in concorrenza i curricula migliori di tutti i tecnici richiesti”, ha dichiarato Brunetta.

I curriculum vitae presenti sul Portale reclutamento saranno infatti a disposizione di enti e amministrazioni, che avranno così la possibilità di attingere alla banca dati, nonché la responsabilità di scegliere i migliori.

Dopo l’addio ai “concorsi carta e penna”, questa rappresenta un’ulteriore innovazione. Il Portale, che è nato per il reclutamento di tecnici da destinare al Pnrr, sarà utilizzato anche per altre selezioni.

Portale nazionale reclutamento: come funziona

Così come è stato presentato, il Portale nazionale reclutamento non sembra differire tanto da un tradizionale sito di recruiting. Come su LinkedIn, quindi, da una parte ci sarà la PA (il datore di lavoro) e dall’altra i professionisti in cerca di nuove opportunità.

Sul portale reclutamento, verranno pubblicati i nuovi concorsi pubblici indetti ma anche:

  • annunci riguardanti tirocini formativi;
  • le procedure “fast track” per il reclutamento dei tecnici Pnrr;
  • i concorsi mobilità tra amministrazioni UE.

Dall’altro lato, ai funzionari pubblici (responsabili della selezione) non resterà che valutare i vari candidati attingendo dalle candidature filtrate dal sistema. Sul portale, infatti, le figure professionali saranno scelte mediante selezione, sfruttando meccanismi di intelligenza artificiale e mediante il coinvolgimento degli ordini professionali.

Il professionista in cerca di lavoro o intenzionato a lavorare per lo Stato, dal canto suo, potrà registrarsi attraverso Spid, Cie e Carta nazionale dei servizi. Una volta effettuato l’accesso potrà caricare il proprio curriculum vitae attraverso un form apposito, inviare la propria candidatura per gli annunci che gli interessano e pagare eventuali tasse di partecipazione attraverso PagoPa. Inoltre, allo stesso, verrà data la possibilità di seguire tutta la fase di selezione: dall’iscrizione al possibile rifiuto o ottenimento del lavoro.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Azioni, dividendi, Rendita a vita
Articolo precedente

Vuoi avere una Rendita a Vita comprando azioni? Ecco le 3 semplici regole da seguire

bonus idrico
Articolo seguente

Bollette acqua in aumento, le colpe della politica: come risparmiare