Diciamo immediatamente che è molto difficile analizzare in maniera precisa quanto consumi un condizionatore e questo per una serie di fattori e variabili. Partiamo dalla questione più ampia: il consumo dipende dalla tipologia di contratto di fornitura elettrica che abbiamo. Restringendo la prospettiva, i costi cambiano a seconda della quantità di ore quotidiane di utilizzo e dalla temperatura prescelta. Proseguendo, altri fattori importanti sono: l’isolamento termico dell’ambiente – se le finestre non sono chiuse ermeticamente, il consumo sarà sicuramente maggiore; se accendiamo un condizionatore in cucina, con fornelli e forno acceso, sicuramente i costi saranno più alti.
Insomma, il calcolo è piuttosto complesso, eppure è stata stilata una classifica piuttosto interessante, sulle varie tipologie di condizionatori e sui consumi annui a partire da due fattori: la classe energetica e un numero di ore ipotetico di utilizzo (in questa classifica si presume 500 ore).
La classifica dei consumi dei condizionatori a seconda della classe energetica
La classifica che presentiamo ha le seguenti caratteristiche: è stilata sulla base della classe energetica, presuppone 500 ore di utilizzo annui, calcolo il costo del singolo kWh nell’ordine di 20 centesimi di euro:
- AA: 734 – 890 kWh
- A: 891 kWh
- B: 891 – 950 kWh
- C: 950 – 1018 kWh
- D: 1018 – 1096 kWh
- E: 1096 – 1188 kWh
- F: 1188 – 1295 kWh
Si va da 178 euro all’anno per la classe energetica AA fino a 259 euro per la classe F. il nostro suggerimento è quello di consultare il sito topten.it, dove è possibile analizzare l’impatto energetico di un numero molto elevato di modelli di condizionatore (e non solo, il sito è utilissimo per l’acquisto anche di altri elettrodomestici) con i costi ‘presunti’ in bolletta.
Come calcolare i consumi del condizionatore e come risparmiare
Si tratta chiaramente di consumi calcolati in maniera generica e attraverso parametri prestabiliti. Come fare a sapere quali sono i nostri effettivi consumi? Come per qualunque altro elettrodomestico, è possibile utilizzare un ‘wattmetro’: si tratta di un dispositivo, una sorta di adattatore, all’interno del quale si inserisce la spina dell’elettrodomestico prima di inserire tutto nella presa di corrente.
Come fare, però, a risparmiare davvero? Innanzitutto, acquistando un prodotto di classe energetica A o superiore (A+, A++, A+++); in secondo luogo, tenendo sempre ben chiuse le finestre, in maniera tale da far lavorare meno l’apparecchio; poi, utilizzare una temperatura che non differisca di più di 5/10 gradi rispetto a quella esterna (non è necessario mettersi il maglione in casa ad agosto!); infine, utilizzare il timer quanto più possibile, sapendo che, in un ambiente ben isolato, la temperatura sale di circa un grado ad ora.
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