È possibile il taglio dei debiti con la procedura “Saldo e Stralcio“, una specie di condono che aiuta a sanare le posizioni debitorie per chi si trova in forte difficoltà. Analizziamo le due diverse procedure, rispondendo al quesito di un nostro lettore.
Come ridurre i debiti se non si riesce a pagare le rate?
Gentilissima Angelina, ho un debito INPS con l’agenzia delle entrate di ….. ho tempo fino al 30 aprile per aderire al piano rateale perché parte del debito circa -…….. € sono stati rottamati. Io vorrei chiudere l’attività di agente di commercio perché non riuscendo a pagare l’INPS fisso è un continuo ammontare di debiti. Sono separato ho la residenza nella mia ex casa vivo con i miei genitori e ho in assegno di mantenimento di ……. €. Non riuscirò mai a pagare le rate, che cosa posso fare? Sono abbastanza disperato non ne vengo fuori, è un loop continuo, cosa mi consiglia? Grazie
Procedura “Saldo e Stralcio” legge 145/2018
Con l’ingresso della Legge n.
Si tratta dei carichi derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps. La misura interessa esclusivamente i contribuenti persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica.
“Saldo e Stralcio” adesione entro il 30 aprile 2019
Chi intende aderire al “Saldo e stralcio” può farlo entro il 30 aprile 2019, scegliendo se effettuare il pagamento in un’unica soluzione, entro il 30 novembre 2019, oppure in 5 rate con ultima scadenza il 31 luglio 2021.
“Saldo e Stralcio”: ecco chi può aderire
Possono aderire alla procedura coloro che si trovano nella situazione di avere un ISEE non superiore a 20 mila euro.
Le persone fisiche che hanno l’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare non superiore ad euro 20 mila possono estinguere i propri debiti in forma agevolata pagando una percentuale ridotta a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, senza corrispondere sanzioni e interessi di mora.
In particolare, la quota agevolata per il pagamento è così differenziata:
- 16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE fino a 8.500 euro;
- 20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 8.500,01 a 12.500 euro;
- 35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro.
A tali importi sono da aggiungere, inoltre, le somme maturate a favore dell’Agente della riscossione a titolo di aggio, spese per procedure esecutive e diritti di notifica.
Possono aderire al “Saldo e stralcio”, sempre per i debiti rientranti nell’ambito applicativo della norma, anche i contribuenti (solo persone fisiche) per i quali, indipendentemente dal valore ISEE del proprio nucleo familiare, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla Definizione, sia stata aperta la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012.
In questo caso, per i soggetti rientranti in tale fattispecie, l’importo da pagare a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione è pari al 10% di quello dovuto.
Se l’ISEE supera i 20.000 euro è possibile aderire alla rottamazione ter entro il 30 aprile 2019.
Pagare meno tasse con la procedura “saldo e stralcio”, legge 3/2012
E’ possibile pagare meno Tasse, con la procedura del “saldo e stralcio” o da sovraindebitamento, prevista dalla legge n.
La sentenza del Tribunale di Como
Nella sentenza del Tribunale di Como, il giudice ricorda che in caso di forte indebitamento è possibile usufruire del piano del consumatore detto anche “saldo e stralcio” del debito fiscale. Questa particolare procedura è applicabile anche a fronte di un unico creditore, come ad esempio l’Erario.
La procedura tutela il debitore “incolpevole”, cioè colui che si è trovato nell’impossibilità di pagare, e che tale sovraindebitamento non sia dipeso dalla sua responsabilità. Il debitore che si trova in questa circostanza può chiedere al giudice di ridurre il debito complessivo o una parte considerevole di esso. Il giudice valuta la situazione personale e le reali difficoltà del debitore ad assolvere al debito complessivo, e sceglie se accogliere o meno l’istanza.
Per maggiori informazioni leggi l’articolo: Tasse: è possibile pagare di meno col “saldo e stralcio”
Conclusione
Se lei si trova nella situazione economica di poter aderire al “Saldo e Stracio” le consiglio di valutarla come alternativa, diversamente non c’è molto da fare. Ci sono la rottamazione ter a cui lei ha già aderito e la possibilità di aderire alla rateizzazione. Il suo commercialista in base alla sua situazione economica, potrà valutare le varie alternative possibili.