Prorogato il congedo parentale per covid-19 fino al 31 marzo 2022. Lo chiarisce l’Inps con il messaggio n. 74 del 8 gennaio 2022 recependo le novità del decreto legge n. 221 del 2021 con il quale viene esteso lo stato di emergenza nazionale per tre mesi.
Pertanto è prorogato il diritto al congedo parentale per i genitori lavoratori dipendenti, per la cura dei figli conviventi minori di 14 anni affetti dal Covid-19. Figli in quarantena da contatto o con attività didattica o educativa in presenza sospesa.
Chi ha diritto al congedo parentale covid-19
Si ricorda che possono chiedere al Inps il congedo parentale Covid-19 i genitori lavoratori dipendenti del settore privato, i lavoratori iscritti alla gestione separata e gli autonomi assicurati al Inps.
Il diritto al congedo parentale per Covid–19 è riservato a tutti i genitori con figli minori di 14 anni affetti da infezione, in situazione di quarantena con attività didattica o educativa in presenza sospesa.
Lo stesso diritto sorge anche senza limiti di età per la cura di figli con disabilità ai sensi della legge 104/92 in caso di sospensione della didattica in presenza di scuole di ogni ordine e grado o in caso di chiusura dei centri diurni a carattere assistenziale.
In caso di lavoratori dipendenti, la misura è usufruibile solo da chi non può ricorrere allo smart working. In ogni caso, sia per lavoratori dipendenti che per quelli autonomi, il congedo può essere fruito in modalità alternata da parte dei due genitori e non nei giorni in cui è richiesto anche il congedo ai sensi della Legge 104/92.
Retribuzione per i giorni di assenza
Il Congedo parentale Covid-19 può essere fruito fino al 31 marzo 2022. I genitori che ne hanno diritto possono presentare domanda anche per convertire periodi di congedo parentale già fruiti a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022.
Per i periodi di astensione dal lavoro è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione.