E’ ammessa la sospensione del congedo di maternità per il periodo in cui il neonato è ricoverato in ospedale o struttura sanitaria privata. La possibilità è concessa dal Testo Unico sulla maternità in seguito alle modifiche apportate al Jobs Act e consente alle neomamme di tornare a lavoro riprendendo poi a fruire del congedo di maternità non appena il piccolo sarà dimesso. In questo modo si blocca il decorrere del congedo nel periodo in cui il neonato è ricoverato e quindi la mamma non può accudirlo in casa: questi giorni retribuiti potrebbero infatti essere più utili dopo le dimissioni dal ricovero.
Va precisato che la possibilità non è riservata solamente alle lavoratrici dipendenti ma si estende anche alle autonome iscritte alla Gestione Separata Inps. La sospensione è concessa, a fronte di certificazione medica che confermi che le condizioni della donna siano compatibili con la ripresa del lavoro, a prescindere dal motivo di ricovero del neonato.
La sospensione però è ammessa una sola volta per figlio, inclusi quelli adottati.
La sospensione decorre dal momento in cui la donna riprende il lavoro e non dalla data del ricovero del neonato (se questi due giorni non coincidono). La domanda quindi non ha carattere retroattivo.
Leggi anche:
Congedo maternità, cosa accade in caso di parto prematuro