Gent.ma dottoressa,
ho un quesito importante da porle.
Sono la titolare della l.104 di mia suocera (art. 3-comma3) la quale ha solo un figlio cioè mio marito che peraltro svolge un lavoro che lo porta spesso fuori.
Mia suocera dovrà subire un intervento a breve e insistentemente chiede che sia io (come sarà perché ci sono solo io) a provvedere a lei per tutto ciò che riguarda l’ intervento e la convalescenza.
Ora le chiedo ma come è possibile che io (nuora ) non rientro negli aventi diritto al congedo straordinario retribuito?
Lei vedrebbe un uomo di 60 anni fare la doccia alla propria madre?
La ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Purtroppo la legge 151 che regola il congedo straordinario retribuito legato a coloro che sono titolari della legge 104 prevede determinate priorità del grado di parentela per l’assegnazione del congedo stesso. Secondo la legge possono beneficiare del congedo soltanto i familiari del disabile in base ad un ordine di priorità che vede coniuge, genitori, figli ed eventuali altri parenti.
La nuora, che rientra negli affini di primo grado, può richiedere il congedo straordinario solo in un caso che le riporto: un parente/affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
Questo significa che potrebbe chiedere il congedo straordinario solo nel caso in cui i genitori di sua suocera, suo suocero, suo marito ed eventuali suoi fratelli, eventuali fratelli e sorelle di sua suocera fossero deceduti, introvabili o a loro volta gravemente disabili.
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