Congedo straordinario retribuito 104, licenziamento, retribuzione e comportamento datore di lavoro

Se non si rientra al lavoro dopo la fruizione del congedo straordinario retribuito cosa si rischia, oltre al licenziamento?
6 anni fa
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Buongiorno, sono una mamma di un bimbo disabile e per la sua pessima situazione di salute sono stata costretta a prendermi il congedo straordinario con la legge 104 che mi permette di accudirlo per 2 anni.

Nel frattempo i rapporti di lavoro si sono inaspriti e sono a venuta a sapere da molte fonti che usano toni ingiuriosi nei miei confronti.
Non sono convinta di rientrare al lavoro alla scadenza del congedo dato il clima “caldo” ma non vorrei neanche licenziarmi perdendo la possibilità di usufruire della disoccupazione. 
C’è qualche alternativa al riguardo senza più mettere piede al lavoro?
E se io non mi presentassi al lavoro alla scadenza del congedo sarei solo soggetta a licenziamento o perseguibile penalmente?
Un’altra domanda. Può il mio datore di lavoro avere l’obbligo di effettuare il pagamento del mio stipendio tramite bonifico? Gliel’ho chiesto gentilmente tramite raccomandata e lui neanche mi ha risposto facendomi dispetto ogni mese il pagamento tramite assegno bancario cosa per me difficile da reperire puntualmente perché sono sempre entri ed esci dagli ospedali con il mio piccolo. 
Restando in attesa di un suo gentile riscontro, le porgo cordiali saluti. 

Congedo straordinario retribuito 104

Per quel che riguarda licenziamento/dimissioni purtroppo se si dimette non ha diritto all’indennità di disoccupazione e se non rientra al lavoro dopo il congedo straordinario retribuito rischia il licenziamento per assenza ingiustificata dal lavoro (licenziamento per giusta causa).
La Naspi spetta quando lo stato di disoccupazione è involontario; sono esclusi pertanto i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Vi rientrano, quindi , i lavoratori licenziati per motivi disciplinari e quelli licenziati per giusta causa.
Non presentandosi, quindi, al lavoro dopo la fine del congedo straordinario rischia il licenziamento ma non può essere perseguibile penalmente.
Per quanto riguarda la modalità di pagamento: il datore di lavoro dal 1 luglio 2018 è obbligato a pagare lo stipendio con un mezzo di pagamento tracciabile, ovvero o con pagamenti elettronici, o con bonifico bancario o con assegno.
Purtroppo sul modo con cui il suo datore di lavoro le paga lo stipendio non può fare assolutamente nulla poiché lo fa in modo assolutamente legale.

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