Un tempo il fattorino bussava alla porta “ogni tanto” ma con la rivoluzione delle consegne a domicilio e l’avvento di colossi come Deliveroo è cambiato tutto; non solo i riders dovranno correre da una parte all’altra delle città per consegnare cibo ma assecondare le richieste degli affamati anche di notte. Già al centro dell’attenzione per le vicissitudini contrattuali e le tutele, per i fattorini arriva un’altra tegola, quella del lavoro notturno. Non è passato molto dal 18 luglio, quando i fattorini hanno potuto festeggiare per il nuovo contratto, ora però l’idea del lavoro a orari inoltrati potrebbe aprire nuovi scenari.
Come funzionerà il late delivery
A fare da apripista in questa nuova avventura è Deliveroo, che ha deciso di accontentare tutti quei clienti che si sentono affamati di notte, nelle ore più strane insomma. Così, chi sentirà un leggero languorino alle 3 del mattino, ad esempio, e non ha voglia di aprire il frigo di casa, potrà essere accontentato con la consegna del cibo a domicilio anche nelle ore del sonno. L’iniziativa partirà inizialmente da Milano e quindi i riders dovranno dare la disponibilità al late delivery ossia lavorare di notte.
Un settore in netta crescita che si evolve
Che il settore del food delivery sia in crescita è un fatto. Sempre più italiani, soprattutto per il poco tempo a disposizione e i ritmi di vita frenetici, non hanno più voglia di cucinare e così ricorrono al cibo a domicilio. I dati di Coldiretti parlano chiaro d’altronde e il 2018 sembra l’anno della consacrazione, in particolare per la fascia più giovane, quella che più sembra apprezzare il food delivery. Per accontentare gli affamati notturni insomma, Deliveroo ha deciso di attivare già da agosto il late delivery dal Marketplace+, attivo per ora solo a Milano nelle zone di Duomo, Brera, Moscova, Porta Venezia, Porta Vittoria, Porta Romana, Buonarroti, Porta Genova, Piazza 5 Giornate, Citta Studi, Washington e Sempione e tramite i seguenti ristoranti aderenti: Chicago, Mister Pizza, Be Frites, PizzaLab, YougurtMe, Drinking, Pizzeria San Cristoforo, Il Golosone, Spaccanapoli e Pizzeria Aladino.
Ora però il dibattito è aperto in merito al contratto siglato il 18 luglio in cui non si fa riferimento né al lavoro notturno, né al pagamento di straordinari.
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