Consumi e coronavirus: ecco le abitudini che non cambieranno più

Home delivery, negozi di vicinato, shopping online e pizza fatta in casa: ecco come il coronavirus ha cambiato le abitudini per sempre.
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4 anni fa
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Il coronavirus e il lockdown hanno profondamente cambiato le abitudini degli italiani, abitudini che molto probabilmente ora resteranno ancorate alla nostra quotidianità. Dalla pizza fatta in casa, alla tinta fai da te, passando per gli acquisti online e l’home delivery, i comportamenti sono cambiati in due mesi di chiusure e per molti ora è difficile ritornare al passato. Che cosa resterà allora delle nuove abitudini?

Home delivery e shopping online

Il coronavirus ha dato una spinta all’home delivery. Durante il lockdown gli italiani si sono fatti portare a casa di tutto persino medicine e alcolici.

Mentre per alcune categorie si sta lentamente tornando alla normalità, a non cambiare è l’abitudine di farsi portare il pranzo o la cena a casa. Con l’aumento degli smart workers poi stanno decisamente crescendo coloro che ordinano il pranzo direttamente a casa. Anche l’ecommerce ha avuto una spinta decisiva con più di 2 nuovi milioni di acquirenti online che ora sembrano non poter più fare a meno di acquistare su internet. Lo sanno bene molte catene di abbigliamento, che stanno puntando all’ecommerce con alcune novità interattive. 

Pizza e dolci fai da te, ora conviene

Durante il lockdown molti italiani si sono riscoperti chef, pasticcieri e parrucchieri. Nonostante la ripresa rimane alto il numero di persone che continua a fare torte e pizze in casa dopo aver scoperto questo nuovo hobby, che sicuramente fa anche risparmiare parecchio.

Tra le nuove abitudini anche quella di dare maggiore attenzione al Made in Italy per sostenere le aziende locali, e più valore alla ricerca dell’autenticità. Per molti il covid ha rappresentato anche una sorta di rivincita della natura sull’uomo, motivo per cui ora si inizia a dare importanza alla sostenibilità e a quelle marche che appunto sostengono questo concetto. Anche i negozi di vicinato stanno rifiorendo.

Durante il lockdown l’affollamento dei grandi supermercati ha spinto molti italiani a riscoprire il negozio di quartiere e ora in tanti non vogliono più abbandonarlo.

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