La ripresa dei consumi e la ripresa delle attività produttive fanno salire le entrate tributarie. Nei primi sette mesi del 2021, il Mef registra un incremento senza precedenti, anche se il riferimento è con l’anno orribile dello scoppio della pandemia.
A trascinare gli incassi dello Stato sono soprattutto le entrate tributarie derivanti da Iva e Irpef, già in evidenza prima. Le voci più grosse di tutti gli incassi del erario che però mettono in evidenza una forte ripresa dei consumi e del lavoro.
Entrate tributarie in aumento del 11,5 per cento
Più nel dettaglio, nel periodo gennaio-luglio 2021, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 257.445 milioni di euro. Segnando un incremento di 26.497 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+11,5%).
Lo comunica il Ministero dell’Economia, spiegando che il confronto tra i primi sette mesi 2021 e quelli del corrispondente periodo dell’anno precedente presenta ancora un evidente carattere di disomogeneità per effetto del lockdown e delle conseguenti misure economiche dirette ad affrontare l’emergenza sanitaria.
Inoltre, i provvedimenti di sospensione e proroga dei versamenti di tributi erariali, emanati nel corso dell’ultimo trimestre del 2020, continuano a influenzare il gettito delle entrate tributarie relativo ai primi sette mesi del 2021 modificando il consueto profilo temporale dei versamenti delle imposte.
Irpef e Iva spingono gli incassi dello Stato
La voce imposte dirette evidenzia un incremento complessivo di 143,96 miliardi di euro nei primi sette mesi dell’anno. In particolare, il gettito Irpef si attesta a 112,35 miliardi, con un incremento del 6,5% grazie al andamento positivo delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato.
Positivo, ma di poco, anche l’andamento delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+765 milioni, +1,6%). Ma anche di quelle sui lavoratori autonomi (+802 milioni, +13,2%).
La voce imposte indirette, invece, ammonta a 113,481 miliardi, in aumento del 22,4%, per effetto prevalentemente del gettito Iva (+15,803 miliardi, +27,7%) e, in particolare, dell’Iva sugli scambi interni (+13,702 miliardi, +26,8%).