Conti bancari sotto i 100.000 euro davvero sicuri da un prelievo forzoso?

Facciamo chiarezza sul "bail-in" e sulle differenze con il prelievo forzoso propriamente detto e chiediamoci se realmente i depositi bancari fino a 100.000 euro sono così sicuri, come ci dicono.
9 anni fa
4 minuti di lettura

   

Rischio di prelievo forzoso?

Per l’Italia, significa che gli stanziamenti accantonati dalle banche più che raddoppieranno a 4 miliardi nel prossimo decennio, pur restando relativamente basse. E’ verosimile, infatti, che nel caso di difficoltà di una qualche banca di medie dimensioni, gli altri istituti debbano metter mano al portafoglio per rimpinguare immediatamente le casse del fondo e rendere quanto meno sufficienti le risorse in favore dei risparmiatori salvati. Ma c’è un altro aspetto su cui ci si concentra di meno e sul quale si registra anche tra la stampa notevole confusione.

A differenza di quanto molti giornali scrivono, il “bail-in” non è un prelievo forzoso ai danni dei correntisti, bensì un loro coinvolgimento nelle perdite dell’istituto. Il prelievo forzoso è quello, che avvenne in Italia nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 1992, quando l’allora governo Amato decise di “salvare” i conti pubblici, tassando tutti i conti bancari dello 0,6% e incassando all’istante 11.500 miliardi di lire. La conseguenza fu che gli italiani si svegliarono un tantino più poveri, mentre la sfiducia sui mercati s’impennò, la speculazione di abbatté sulla lira, che dovette uscire dallo SME, mentre l’economia italiana entrò in recessione. Domanda: ma i conti fino a 100.000 euro sono tutelati da un prelievo forzoso? Risposta: assolutamente no. Infatti, si tratta di una forma di tassazione, che può colpire i conti di qualsiasi dimensione, stando al governo la scelta di quali eventualmente escludere dalla stangata. Altra domanda: c’è l’effettivo rischio che ciò avvenga?    

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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