Chi possiede un conto corrente bancario da più di dieci anni paga il doppio rispetto ai nuovi clienti per cui cambiare Banca può aiutare a risparmiare anche 50 euro all’anno. Ecco cosa sta succedendo e l’indagine della Banca d’Italia in relazione all’anzianità di apertura del conto.
Costi medi conti correnti: l’indagine della Banca d’Italia
I principali risultati dell’indagine svolta da Banca d’Italia e pubblicati settembre 2019 hanno come oggetto l’operatività del 2018. Nel dettaglio, l’indagine è stata condotta su 12.842 conti correnti bancari e su 957 conti correnti postali.
Dall’indagine della Banca d’Italia emerge che nel 2018 la spesa di gestione di un conto corrente bancario è aumentata di ben 7,5 euro rispetto al 2017. Il costo si è attestato quindi a 86,9 euro. Anche la spesa di gestione per i conti correnti postali è aumentata di 4,9 euro mentre nel 2017 è stata di 2,1 euro. Infine, la spesa di gestione per i conti correnti online è rimasta più o meno invariata e quindi pari a 15,5 euro.
Perché le spese dei conti correnti sono aumentate?
Le spese dei conti correnti sono aumentate sopratutto a causa dei canoni di base (anche con Fineco da febbraio si pagherà il canone) e di quelli delle carte di debito. Inoltre un altro motivo di aumento è da additarsi anche alla crescita del numero congiunto di operazioni e delle conseguenti commissioni applicate sui bonifici online (sicuramente inferiori rispetto a quelle degli sportelli), sulle spese di scritturazione e sui pagamenti automatici.
Si evince, infine, che per quanto concerne i conti collegati ai contratti di apertura di credito in conto corrente, la commissione MDF (ovvero per la messa a disposizione dei fondi) è stata uguale all’1,7% del credito accordato e quindi simile a quella degli anni precedenti.
A Natale arriva uno sgradito regalo?
Le Banche potrebbero fare uno sgradito regalo di Natale ai propri clienti aumentando le spese del conto. Gli aumenti, si crede, potrebbero arrivare fino ai 12 euro per il canone annuo toccando anche quelli online che fino ad oggi erano rimasti fuori dagli aumenti (basti pensare a Fineco). Ricordiamo che nelle comunicazioni inviate agli utenti per giustificare gli aumenti risulta esserci come motivazione anche il fenomeno dei tassi negativi che dovranno essere corrisposti per le somme a deposito presso la BCE superiori ai 100 mila euro.
Cambiare conto corrente risulta essere quindi una buona soluzione anche perché è ancora possibile trovarne alcuni a zero spese come ad esempio il conto Widiba che sarà gratuito per i primi dodici mesi e poi gratis per sempre qualora venga accreditato lo stipendio. E ancora l‘Illimity Bank che sarà a zero spese, offrirà una carta di debito internazionale ed una carta di credito a canone zero. Il canone sarà gratuito invece di 8,50 euro al mese se esso verrà aperto entro il 15 gennaio. Sarà gratis per sempre, invece, se si riscontreranno due di queste condizioni: almeno 2 domiciliazioni, almeno 300 euro di transazione al mese con la carta e un’entrata di 750 euro al mese.
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