Occhio ai propri risparmi in quanto potrebbe arrivare una novità che non entusiasmerà tutti. La lente del Fisco, infatti, potrebbe allargarsi e se ciò accadrà per l’Agenzia delle Entrate sarà più semplice accedere ai conti correnti ed effettuare il pignoramento telematico.
Parliamo al condizionale in quanto per tale tale notizia si attende una conferma: è contenuta, infatti, nella bozza della Finanziaria. Se dovesse diventare reale, quel che è certo è che la nuova norma interesserebbe tanti italiani. Il numero di quelli che ha contratto debiti con il Fisco, infatti, cresce di giorno in giorno e uno dei motivi è sicuramente la grave crisi economico-finanziaria che ha colpito il nostro paese.
La bozza della manovra
Con la nuova legge di bilancio, l’Agenzia delle Entrate potrebbe avere la possibilità di accedere ai conti correnti di chi ha un debito con lo Stato non saldato. Fino a oggi, il Fisco può sapere soltanto se il contribuente ha un conto mentre se la proposta dovesse passare, avrebbe invece accesso ad esso. Potrebbe quindi verificare se c’è disponibilità prima di effettuare un eventuale pignoramento telematico.
Nella bozza si legge più nel dettaglio che l’agente di riscossione, prima di effettuare un pignoramento, potrà accedere mediante collegamento telematico diretto alle informazioni inerenti alla giacenza sul conto. Qualora, poi, dovesse emergere un credito del debitore verso uno o più operatori finanziari, l’ufficiale avrà la possibilità di notificare telematicamente al terzo l’ordine di pagamento.
Conti correnti e pignoramento telematico: occhio ai propri risparmi, la lente del Fisco si allarga
Da ottobre il pignoramento dei beni diventa più facile e veloce.
La nuova norma, comunque, conterrà anche delle misure per la protezione dei dati personali e per garantire i diritti e le libertà degli interessati. Per capire più nel dettaglio quale sarà la procedura di pignoramento dei conti correnti si dovrà attendere un decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze che consulterà prima l’Abi e poi il Garante della protezione dei dati personali.
In ogni caso, il contribuente saprà quello che sta accadendo sul suo conto perché gli verrà inviata una notifica dell’ordine di pagamento. Ciò entro 1 mese dalla notifica del creditore altrimenti l’operazione risulterà nulla.
Occhio, dunque, se si hanno debiti con il Fisco. L’articolo 23 contenuto nella manovra, infatti, prevede che l’Agenzia delle Entrate possa controllare quanti soldi ci sono sui conti correnti dei debitori prima di effettuare il pignoramento. Tale misura, invocata più volte, è richiesta per contrastare in modo più veloce l’evasione fiscale e razionalizzare le procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari.
Riassumendo….
1. Si allarga l’occhio del fisco sui risparmi degli italiani
2. Nella bozza della manovra c’è il via libera ai prelievi per i pignoramenti nei conti correnti
3. Tale misura, se passerà, era stata più volte invocata dall’Agenzia delle Entrate.