Negli ultimi mesi i tassi di interesse dei conti deposito sono cresciuti rispetto al passato. Tali strumenti di risparmio/investimento, quindi, sono tornati a essere uno strumento competitivo ma, al netto del bollo e degli interessi, sono lontani dal coprire la tassa occulta dell’inflazione.
Quelli di tipo non vincolati sono un’alternativa valida per chi ha la necessità di poter disporre del proprio denaro quando vuole. Quelli vincolati, invece, non competono con il BoT o il Btp, perché?
Bot e Btp contro conti deposito
I conti deposito, come spiega Marzia Ravelli de Il Sole 24 Ore, combattono l’inflazione ma solo in parte.
Altri strumenti per parcheggiare il proprio denaro sono i BoT che secondo la Ravelli vincono la gara con i conti deposito. Il motivo principale è che hanno una tassazione minore, esattamente al 12,50%. Gli interessi del conto deposito, invece, sono tassati al 26%.
Convengono, però, di più i conti svincolabili se il risparmiatore ha la necessità di disporre del denaro quando vuole. Anche i BoT si possono vendere in qualsiasi momento prima della scadenza ma si incorre nell’oscillazione della quotazione del BoT sul mercato. Lo stesso vale anche per i Btp.
Migliori del momento
Tra i migliori conti deposito vincolati del momento, secondo l’analisi di Confrontaconti de Il Sole 24 Ore, ci sono quello di Banca Ifis “Rendimax” e gli Smart Deposits di Smart Bank.
Gli Smart Deposits invece, offrono un tasso effettivo dell’1,85%, dopo 12 mesi del 2,44%, dopo 18-24 mesi del 2,59%, dopo 36 mesi del 2,81% e dopo 48 mesi del 2,64%. Infine dopo 60 mesi del 2,81%. Questa tipologia di conto offre la possibilità di richiedere un anticipo, per una quota pari fino all’80% del deposito versato prima della scadenza.
È quello della banca Progetto, invece, uno dei migliori tra i conti liberi. Il tasso di interesse annuo lordo è del 2% dopo 6 mesi, del 2,25% dopo 12 mesi, del 2,50% dopo 18 mesi, del 3% dopo 36 mesi, del 3,50% dopo 48 mesi e del 3,75% dopo 60 mesi.