Conto corrente 2021: 3 cose da non fare mai

Tre cose da non fare mai sul conto corrente per stare tranquilli e non avere alcun tipo di problema. Le info in merito.
4 anni fa
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paesi che risparmiano di più

Da gennaio 2021 sono entrate in vigore una serie di nuove regole che potranno creare non pochi problemi a chi ha un conto corrente. Il suggerimento è quindi quello di capire fin da subito cosa non si dovrà fare per evitare di trovarsi in spiacevoli conseguenze. Ecco allora 3 cose da non fare sul conto corrente 2021.

Cosa non fare mai nel 2021 sul conto corrente

La prima cosa da fare per non avere problemi con il conto corrente sarà quello di non andare in rosso.

Qualora i clienti non avranno una sufficiente disponibilità di liquidità, infatti, gli addebiti in automatico non saranno più consentiti per cui si rischierà che vi sia il blocco dei pagamenti delle utenze, dei contributi previdenziali e degli stipendi.

Se per tre volte non si pagherà per insufficienza di denaro sul conto, poi, la Banca dovrà segnalare il problema alla Centrale Rischi. Il cliente rischierà quindi di diventare cattivo pagatore anche solo per un mancato pagamento superiore a 100 euro.

Conto corrente 2021: ecco cosa non si dovrà mai fare

Da gennaio l’altra grande novità è la normativa europea PSD2 che prevede l’autenticazione a due livelli di sicurezza. Questo per impedire al massimo attacchi hacker e garantire al cliente maggiore sicurezza. Per effettuare i pagamenti online, come detto, servirà un’autenticazione a doppio fattore ad esempio con password e impronta digitale. Il suggerimento sarà quindi quello di controllare sempre che i dati inseriti siano quelli giusti in quanto potrebbe esserci il blocco del conto a seguito di più autenticazioni fallite.

Conto corrente 2021: la terza cosa da non fare mai

Molto presto potrebbe essere attivata una nuova regola per la quale si potrebbe pagare una commissione quando si preleva presso Banche diverse dalla propria. Questo per il progetto di riforma presentato da Bancomat Spa secondo il quale dovrebbe essere proprio il proprietario degli Atm a decidere i costi e le tariffe per il prelievo in contanti e non le singole banche come accade adesso.

Ora l’utente sa bene quale sarà la commissione che dovrà sostenere per un prelievo mentre in futuro tale certezza potrebbe non esserci più. Inoltre gli eventuali nuovi costi potrebbero essere comunicati soltanto quando si preleva denaro e le banche con le quali non si un conto potrebbero applicare costi più elevati a chi non figura come suo cliente. Per evitare rischio stangata sulle commissioni, quindi, il suggerimento sarà quello di recarsi allo sportello automatico della propria Banca.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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