Quelli che le banche ci propongono, sono conti deposito estremamente diversi tra loro. Le variazioni sono molteplici, dai tassi di interesse riconosciuti sulle giacenze, agli altri vincoli da prendere in considerazione. Ci sono poi da considerare le scadenze e le tasse. Insomma, una serie di parametri da esaminare con attenzione al fine di scegliere la soluzione migliore per le nostre esigenze.
Cosa sapere per scegliere bene
Il tasso d’interesse, come dicevamo, non è l’unico fattore da prendere in considerazione, ma è senza dubbio uno di quelli predominanti.
A sottolineare la questione con esperienza e precisione ci ha pensato anche Paolo Benazzi, responsabile conti deposito di Segugio.it, il quale afferma: “Il mercato è in fermento, diversi operatori hanno lanciato offerte molto competitive di recente, spesso sono legate a campagne di raccolta o promozioni a tempo”. Insomma, per i risparmiatori la scelta si fa vasta, il che non è affatto un male. A tal proposito, suggeriamo anche 7 idee per risparmiare soldi nei momenti difficili, argomento che sicuramente interessa tutti. Come dicevamo, benché il tasso di interessi sia un fattore importante, non è certo l’unico da prendere in considerazione. La caratteristica del vincolo è un altro elemento estremamente importante. Sono rari i casi in cui la somma può essere prelevata prima della scadenza (andando poi naturalmente a comprometterne il tasso), mentre in altri rimane congelata fino al termine della stessa.
Conto deposito, quale scegliere?
Esistono casi in cui gli interessi vengono anticipati al momento del vincolo. È il caso di Banca Privata Leasing, che propone il 4,6% lordo su 36 mesi di vincolo. Ciò permette ai correntisti di utilizzare immediatamente gli interessi maturati, magari investendoli poi su un conto differente. Nella maggior parte dei casi, però, tali interessi si hanno solo alla scadenza del vincolo, come ad esempio propone la già citata Illimity, con il 5% a 12 mesi. Altro elemento importante in questo caso è la capitalizzazione degli interessi, la quale può avere una periodicità sia trimestrale che annuale. Anche in questo caso, l’intervento di Benazzi è illuminante:
“Quando si parla di conti di deposito, il meccanismo di capitalizzazione composta agisce pienamente solo nel caso di depositi liberi, senza vincoli, nell’ipotesi che gli interessi vengano riconosciuti direttamente in deposito, con periodicità trimestrale o annuale”.
Altro aspetto da non sottovalutare è quello delle tasse. Per i conti deposito il Fisco ha un’aliquota sugli interessi del 26% l’anno, più lo 0,2% da calcolare sulla giacenza per la cosiddetta “patrimonialina”. Insomma vengono trattati come le azioni e i fondi, non come i titoli di Stato che pagano il 12,5%. In sintesi, per orientarsi bene sul mercato dei conti deposito, bisogna fare bene i conti. Oggi il miglior deposito libero lo offre Banca Aidexa con un 4% con capitalizzazione degli interessi, riconosciuti ogni tre mesi e sempre reinvestiti, il che porta a 2.223 euro, al netto di bollo e tasse del Fisco. È importante inoltre affidarsi a banche solide, anche se il fondo di tutela interbancario dei depositi garantisce una copertura fino a 100 mila euro per banca e depositante.
I punti chiave…
- le regole per scegliere il miglior conto deposito non possono escludere il tasso di interessi che varia da banche a banche;
- è importante conoscere anche i vincoli, se è per esempio possibile maturare interessi prima della scadenza;
- Banca Privata Leasing permette di anticipare gli interessi al momento del vincolo.