Conto deposito: differenza libero/vincolato e come scegliere le offerte migliori

Ecco la differenza tra conto deposito vincolato e libero e come fare per carpire le offerte migliori.
5 anni fa
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Il conto deposito è un contratto bancario limitato al deposito del denaro che viene remunerato con degli interessi che sono però bassi in quanto il rischio è minimo. Esso può essere definito come una sorta di salvadanaio in cui si versa il denaro e lo si lascia depositato per un periodo più o meno lungo ricevendo come detto degli interessi. È poi uno strumento sicuro in quanto in caso di fallimento della Banca, il Fondo Interbancario di Tutela Depositi assicurerà il rimborso della cifra investita fino a 100 mila euro.

Detto ciò, ecco la differenza tra il conto deposito libero e vincolato nonché come scegliere le offerte migliori.

Differenza conto deposito libero e vincolato

La differenza tra il conto deposito libero e vincolato è semplice. Il primo è quello con il quale il denaro sarà sempre a disposizione e quindi si potrà prelevare quando si vuole mentre il secondo, come si evince dal nome, vincolerà il denaro per un determinato periodo per cui bisognerà aspettare il termine del vincolo per poter riavere i propri soldi. Spesso però il denaro potrà essere svincolato ma in questo caso si perderanno gli interessi. Si dovrà quindi valutare con attenzione se percorrere o meno tale strada. La  differenza sostanziale comunque è che i conti deposito vincolati danno un tasso più elevato in quanto ricompensano in questo modo il tempo in cui il denaro è stato lasciato in deposito.

A cosa prestare attenzione

Quando si sottoscrive un conto deposito bisogna prima di tutto fare attenzione al rendimento: se quel conto offre il 2% all’anno (ad esempio) significa che se si sono investiti 100 mila euro dopo 1 anno se ne avranno 200 euro. Questi però saranno lordi e bisognerà pagare le tasse pari al 26% per cui l’introito sarà minore. Si ricorda poi che sui soldi a deposito si applicherà anche l’imposta di bollo che sarà uguale allo 0,2% di quello che si è investito per cui il rendimento netto finale sarà abbastanza inferiore a quello di partenza.

Leggete anche: Conti deposito: ecco quelli tra i migliori del 2020

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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