L’imposta di bollo si applica nella misura dello 0,2% della giacenza del conto deposito o di un conto titoli, quest’ultimo necessario per gli investimenti azionari, obbligazionari, in titoli di stato, la cui gestione deve essere separata dalle somme portate dal titolare in banca per scopi diversi. Il bollo si paga sulla giacenza risultante nel giorno di invio dell’estratto conto, non sulla media del periodo. Ne deriva la possibilità di evitare tale carico fiscale, attraverso un semplice “trucco”. Quale? Spostare le giacenze con qualche giorno di anticipo rispetto alla data prevista per l’invio dell’estratto conto dal conto deposito/titoli al conto corrente.
Come evitare di pagare l’imposta di bollo
Immaginiamo che la banca invii l’estratto conto con l’addebito dell’imposta di bollo ogni trimestre. Ciò significa, che al 31 marzo deve essere sostenuta un’imposta pari a 49,31 euro (0,2% x 90/365 x 100.000). Per evitare di pagare, il risparmiatore potrebbe spostare con un paio di giorni di anticipo (per ipotesi, il 29 marzo) le somme sul conto corrente. In questo modo, l’imposta di bollo sarà sostenuta sulla giacenza al 31 marzo, che risulterà essere pari a zero, quindi, sarà anch’essa azzerata. Chiaramente, subito dopo la fine del trimestre bisognerà spostare nuovamente le somme dal conto corrente al conto deposito, sul quale torneranno a fruttare gli interessi. L’ideale sarebbe che l’estratto conto fosse inviato alla fine di ciascun anno, in modo che le operazioni di trasferimento da un conto all’altro fossero minimizzate.