Conto deposito: semplice e vincolato, tasse ed imposta di bollo nonché come aprirlo

Il conto deposito si appoggia al conto corrente tradizionale e consente di ricevere sulle somme che vengono depositate in banca degli interessi senza correte rischi. Esso è la soluzione ideale per chi vuole mettere al sicuro il proprio capitale: ecco le info su quello semplice e vincolato, sulle tasse ed imposta di bollo nonché come aprirlo.
5 anni fa
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Il conto deposito si appoggia al conto corrente tradizionale e consente di ricevere sulle somme che vengono depositate in banca degli interessi senza correre rischi. Esso è la soluzione ideale per chi vuole mettere al sicuro il proprio piccolo capitale avendo però l’opportunità di un piccolo rendimento nel tempo. Ecco le info su quello semplice e vincolato, sulle tasse, imposta di bollo e come aprirlo.

Il conto deposito, le info e quelle su semplice e vincolato

Il conto deposito è quello che ha un’operatività molto ridotta.

Consente infatti solo di versare o prelevare da e verso il conto di appoggio ovvero il conto corrente. Inoltre dà la possibilità di vincolare le somme per un tot di tempo. Ricordiamo che esso non è un conto corrente per cui non è possibile effettuare accredito pensione o stipendio o effettuare pagamenti vari.

Il conto deposito vincolato è quello in cui una cifra viene vincolata per un periodo di tempo che può essere di 3,6, 12,18 o anche 60 mesi. In tale periodo essa non può essere sbloccata. In cambio del vincolo, però, si hanno dei tassi di rendimento più alti che crescono a seconda della durata del vincolo. Se il risparmiatore svincola il capitale depositato prima della scadenza deve poi pagare una penale.

C’è poi il conto deposito non vincolato che è quello che non prevede che si vincolino delle somme. Sottoscrivendo tale conto, il risparmiatore può ritirare invece le somme depositate in qualsiasi momento senza penali. La differenza è che con quest’ultimo i tassi di interesse saranno inferiori.

Come aprire il conto deposito

Per aprire un conto deposito necessariamente si dovrà avere un conto corrente classico in quanto quest’ultimo fungerà da appoggio e permetterà di effettuare operazioni di trasferimento di denaro dal conto corrente al deposito e viceversa. Per depositare la cifra che si vuole sul conto deposito si dovrà soltanto fare un bonifico mentre per ritirare il denaro si dovrà fare l’operazione inversa e quindi trasferire il denaro da conto deposito a conto corrente.

La documentazione che servirà per aprirlo sarà solo il codice fiscale, il documento di identità in corso di validità e l’Iban del conto corrente.

Le funzionalità del conto deposito sono molto limitate ed anche i costi lo sono in quanto in genere essi sono pari a zero. È possibile, però, che per alcune tipologie di conto vengano addebitate delle spese per l’apertura di esso o un canone mensile per mantenerlo.

Dal punto di vista fiscale, infine, la legge prevede che vi sua una ritenuta del 26% sugli interessi riconosciuti sul conto deposito. L’imposta di bollo ammonterà invece allo 0.2% della giacenza ma per il periodo di tempo in cui il conto è stato attivo. Potrebbe anche succedere che la Banca paghi essa stessa tale onere.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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