Il conto deposito si appoggia al conto corrente tradizionale e consente di ricevere sulle somme che vengono depositate in banca degli interessi senza correre rischi. Esso è la soluzione ideale per chi vuole mettere al sicuro il proprio piccolo capitale avendo però l’opportunità di un piccolo rendimento nel tempo. Ecco le info su quello semplice e vincolato, sulle tasse, imposta di bollo e come aprirlo.
Il conto deposito, le info e quelle su semplice e vincolato
Il conto deposito è quello che ha un’operatività molto ridotta.
Il conto deposito vincolato è quello in cui una cifra viene vincolata per un periodo di tempo che può essere di 3,6, 12,18 o anche 60 mesi. In tale periodo essa non può essere sbloccata. In cambio del vincolo, però, si hanno dei tassi di rendimento più alti che crescono a seconda della durata del vincolo. Se il risparmiatore svincola il capitale depositato prima della scadenza deve poi pagare una penale.
C’è poi il conto deposito non vincolato che è quello che non prevede che si vincolino delle somme. Sottoscrivendo tale conto, il risparmiatore può ritirare invece le somme depositate in qualsiasi momento senza penali. La differenza è che con quest’ultimo i tassi di interesse saranno inferiori.
Come aprire il conto deposito
Per aprire un conto deposito necessariamente si dovrà avere un conto corrente classico in quanto quest’ultimo fungerà da appoggio e permetterà di effettuare operazioni di trasferimento di denaro dal conto corrente al deposito e viceversa. Per depositare la cifra che si vuole sul conto deposito si dovrà soltanto fare un bonifico mentre per ritirare il denaro si dovrà fare l’operazione inversa e quindi trasferire il denaro da conto deposito a conto corrente.
Le funzionalità del conto deposito sono molto limitate ed anche i costi lo sono in quanto in genere essi sono pari a zero. È possibile, però, che per alcune tipologie di conto vengano addebitate delle spese per l’apertura di esso o un canone mensile per mantenerlo.
Dal punto di vista fiscale, infine, la legge prevede che vi sua una ritenuta del 26% sugli interessi riconosciuti sul conto deposito. L’imposta di bollo ammonterà invece allo 0.2% della giacenza ma per il periodo di tempo in cui il conto è stato attivo. Potrebbe anche succedere che la Banca paghi essa stessa tale onere.
Leggete anche: Conto corrente 2019: quali sono i più convenienti per tutti, per i giovani e a costo zero.