Conto deposito vincolato e conto corrente: le principali differenze

Principali differenze e caratteristiche conto deposito vincolato e conto corrente.
5 anni fa
2 minuti di lettura

Tutti si chiedono se sia meglio scegliere un conto deposito vincolato o un conto corrente per gestire al meglio il proprio capitale. Ecco allora i principali vantaggi, gli svantaggi e le differenze di entrambi in modo tale da poter capire meglio quale scegliere.

Differenza conto deposito vincolato e conto corrente

Il conto corrente è uno strumento bancario che aiuta a gestire il proprio risparmio. Sono molti gli italiani che lo scelgono grazie ai servizi che riescono ad ottenere sottoscrivendolo. Parliamo della possibilità di far accreditare lo stipendio o la pensione su di esso ma anche quella di pagare bollette o accendere piccoli finanziamenti mediante il servizio di home banking.

E poi con il conto corrente sia ha l’iban che serve non solo per effettuare ma anche per ricevere in maniera veloce dei bonifici.

Il conto deposito, invece, è una sorta di contratto bancario. Il cliente, infatti, affida il proprio capitale alla Banca che applica poi un tasso remunerativo. L’interesse solitamente è intorno al 2% ma dipende dalla Banca. Non tutti sanno però che per avere il conto deposito si dovrà aprire anche il conto corrente sul quale si continuerà comunque a ricevere pensione o stipendio o accrediti vari. Unire i due è un’operazione molto semplice sopratutto se essi sono emessi dalla medesima Banca.È possibile però anche associare un conto corrente già esistente con un conto deposito emesso da un Istituto Bancario completamente diverso.

Perché scegliere uno o l’altro

Il conto corrente è la soluzione ideale per chi ha bisogno di accedere al proprio denaro senza vincoli. Esso è uno strumento molto semplice da gestire e permette di effettuare operazioni sia online che allo sportello, permette di avere un codice Iban, una carta di credito, un bancomat ed anche un libretto degli assegni qualora sia previsto dall’offerta. E poi molte operazioni sono gratuite come il pagare le bollette, i bonifici e le ricariche telefoniche.

Attenzione però a quando si preleva in quanto alcune Banche fanno pagare commissioni elevate se si preleva da un ATM diverso da quello della propria Banca.

Il conto deposito vincolato è invece quello in cui il rendimento aumenta a seconda del tempo di giacenza. Esso non prevede alcun costo annuale e nemmeno una commissione per l’apertura. Si ricorda che il Fondo di Tutela Interbancario offre garanzia di copertura ad ogni titolare di tale conto ma massimo fino a 103 mila euro ciascuno. Inoltre il rendimento è soggetto ad aliquota fiscale.

C’è poi il conto deposito non vincolato che è quello che non prevede di tenere somme, come si evince dal nome, vincolate o ferme per un tot di tempo. Chi lo ha, infatti, può ritirare contanti sempre, quando vuole, senza penali ma ovviamente i tassi di interesse sono inferiori. Esso è l’ideale per chi non è sicuro di poter fare a meno del proprio denaro in un determinato periodo di tempo.

Leggete anche:  Conto corrente 2019: quali sono i più convenienti per tutti, per i giovani e a costo zero.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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