Conto salato: si possono lavare i piatti al ristorante per non pagare o è un modo di dire?

Lavare i piatti e altre soluzioni che sembrano assurde per non pagare il conto al ristorante: cosa dice la legge?
7 anni fa
1 minuto di lettura

Lavare i piatti se non si paga il conto salato: è un modo di dire ispirato ai film oppure può succedere davvero? Nell’era del baratto amministrativo per le tasse chi sarebbe disposto a dare un aiuto in cucina al ristorante pur di non pagare il conto? E quanti ristoratori accetterebbero questa forma di pagamento?

Chi non paga il conto al ristorante può essere denunciato?

Partiamo dalle disposizioni di legge: chi dopo aver mangiato al ristorante non paga il conto salato può essere querelato per insolvenza fraudolenta e rischia una multa fino a 516 euro o perfino due anni di reclusione.

Altro che lavapiatti! Tuttavia questa alternativa un po’ grottesca da film non può essere del tutto esclusa se il titolare dell’attività di ristorazione acconsente.  Anzi ci sono alcuni ristoranti, soprattutto negli USA, in cui l’accordo preventivo è ben specificato: se vuoi mangiare e non hai i soldi puoi darci una mano in cucina e lavare i piatti!

Mangiare gratis: quando non pagare il conto è lecito

Questo quindi in via generale. Va detto poi che ci sono dei casi particolari in cui è ammesso andarsene senza pagare e senza responsabilità. Partiamo dal caso più frequente: i ristoranti sono tenuti ad avere il Pos (anche se non tutti si adeguano). Se non è possibile pagare con la carta di credito (o anche quando manca il collegamento) non può risponderne il cliente. In questi casi se si tratta di un cliente abituale basterà la parola per fidarsi che il pagamento sarà fatto in un altro momento. Altrimenti il consiglio è di emettere la fattura perché potrebbe servire come prova della consumazione del pasto.

Ristorante senza menù o menù senza prezzi: si può rifiutare di pagare il conto?

Altro caso abbastanza frequente è quello del “conto a sorpresa”. E se finisce in un contenzioso è perché, evidentemente, si tratta di una spiacevole sorpresa (conto salato).

Ci sono luoghi, soprattutto trattorie alla buona, che non hanno un menù scritto alla carta ma in cui è il cameriere ad esporre a voce i piatti del giorno. Ma se alla fine il conto non è economico come ci si aspettava? Di solito si paga storcendo il naso e ci si promette di non tornare più a mangiare in quel posto ma la legge che dice in questi casi? Un regio decreto del 1940 ma ancora in vigore obbliga il locale ad esporre il listino prezzi. In caso contrario il gestore può essere tenuto a pagare una multa di 308 euro.

A differenza di quanto molti clienti pensano invece non è ammessa la decisione arbitraria di non pagare il conto per protesta contro la qualità del cibo o del servizio trattandosi di pareri soggettivi e non esistendo in ogni caso valido il principio del “soddisfatto o rimborsato”.

Leggi anche:

Scuse assurde per non pagare: il possesso del diavolo

 

 

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Ape Sociale
Articolo precedente

Pensione anticipata: per Ape sociale validi contributi di disoccupazione

Articolo seguente

Uno stipendio non basta: si resta a vivere con mamma e papà