Conto termico 3.0. Chi ha diritto ai lavori gratuiti (incentivi al 100% della spesa)?

Il Conto Termico 3.0, in fase di definizione, introdurrà incentivi per fotovoltaico con accumulo, ricarica veicoli elettrici e nuove categorie di beneficiari, semplificando le procedure per l’accesso ai contributi
7 ore fa
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Nello schema di decreto sul nuovo conto termico 3.0 vengono fuori delle novità di assoluto rilievo.

In primis, è previsto un allargamento della lista dei lavori agevolabili anche per gli  edifici privati come case indipendenti e condomini. Tuttavia una delle novità di maggiore rilievo riguarda l’innalzamento dell’incentivo al 100% della spesa sostenuta. Tale novità riguarda solo alcuni soggetti ben individuati dal nuovo decreto che dovrà attendere ancora qualche mese prima della sua approvazione definitiva.

Vediamo in quali casi sarà possibile ottenere un incentivo al 100%. Cosa che non era prevista nell’attuale conto termico 2.0.

Il Conto termico

Il Conto Termico 2.0 è un meccanismo di incentivazione introdotto in Italia per favorire interventi di efficienza energetica.

E anche l’uso di fonti rinnovabili per il riscaldamento, la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria.

Questo sistema di agevolazioni, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), è rivolto sia alle Pubbliche Amministrazioni che ai soggetti privati (cittadini, imprese, condomini), e consente di ottenere contributi economici per interventi volti a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.

Rispetto alla sua versione iniziale, il Conto Termico 2.0 ha introdotto procedure più snelle e incentivi più generosi, coprendo fino al 65% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico.

Tra gli interventi finanziabili rientrano:

  • la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con sistemi più efficienti (pompe di calore, caldaie a biomassa, solare termico);
  • l’installazione di schermature solari e l’adozione di sistemi di building automation.

L’accesso agli incentivi avviene tramite una piattaforma online del GSE, con tempi di erogazione ridotti, spesso compresi tra pochi mesi e due anni, a seconda dell’importo spettante.

Il Conto Termico 3.0

Negli ultimi mesi, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha avviato una consultazione pubblica per aggiornare il meccanismo di incentivazione, delineando il prossimo Conto Termico 3.0.

L’obiettivo è rendere il sistema ancora più accessibile ed efficace, ampliando la platea dei beneficiari e introducendo nuove tipologie di interventi, come il fotovoltaico con accumulo e l’installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici nell’ambito della riqualificazione edilizia. Inoltre, si punta a semplificare ulteriormente le procedure burocratiche e ad allargare l’accesso alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e agli enti del terzo settore.

Attualmente, il Conto Termico 3.0 è ancora in fase di definizione e non è stato ufficialmente adottato. Tuttavia, il nuovo schema di decreto rappresenta un segnale chiaro della volontà del governo di potenziare il supporto agli interventi di efficienza energetica. Allineandosi così alle più recenti direttive europee in materia di transizione ecologica.

Conto termico 3.0. Chi può sfruttare l’incentivo?

Prima di entrare nel discorso dei lavori agevolati al 100% della spesa necessaria per gli interventi ammessi al conto termico 3.0 è utile richiamare i soggetti che potranno sfruttare i vantaggi del conto termico 3.0.

Tra questi rientrano:

  1. le amministrazioni pubbliche;
  2. i soggetti privati;
  3. gli enti del terzo settore;
  4. le configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.

I soggetti privati possono realizzare in ambito civile residenziale, solo interventi conto termico 3.0 di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza.

Sono considerati “interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione”:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore. Unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa, compresi i sistemi ibridi a pompa di calore, unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW;
  • ecc.

Conto termico 3.0. Chi ha diritto ai lavori gratuiti?

In premessa abbiamo accennato al fatto che lo schema di decreto sul conto termico 3.0 prevede in alcuni casi incentivi al 100% della spesa necessaria all’intervento.

In particolare, l’art.11 (erogazione e durata dell’incentivo) c.2 del nuovo decreto prevede quanto segue:

In deroga a quanto previsto al comma 1, per gli interventi realizzati su edifici di comuni con popolazione fino 15.000 abitanti e da essi utilizzati, nonché per gli interventi realizzati su edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie pubbliche, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale, l’incentivo spettante è determinato nella misura del cento per cento delle spese ammissibili, fatti salvi i limiti per unità di potenza e unità di superficie stabiliti dal presente decreto e ferma restando l’applicazione dei livelli massimi dell’incentivo spettante.

Dunque, i soggetti appena elencati potranno sfruttare gli incentivi al 100% della spesa sostenuta nei limiti ammessi stabiliti dal nuovo decreto. Da chiarire in che modo andranno trattati gli interventi su immobili dei comuni concessi un uso a terzi. Oppure quelli su immobili di terzi nella disponibilità dei Comuni.

Infatti, il conto termico richiede che ai fini dell’accesso agli incentivi, i beneficiari: devono avere la disponibilità dell’edificio o unità immobiliare ove l’intervento viene realizzato, in quanto proprietari o titolari di altro diritto reale o personale di godimento.

Riassumendo.

  • Nuovo schema di decreto: il Conto Termico 3.0 è in fase di definizione per aggiornare e potenziare gli incentivi all’efficienza energetica.
  • Ampliamento degli incentivi: si prevedono agevolazioni per il fotovoltaico con accumulo e punti di ricarica per veicoli elettrici.
  • Nuovi beneficiari: potranno accedere anche le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e gli enti del terzo settore.
  • Semplificazione burocratica: il nuovo decreto punta a ridurre i tempi e migliorare l’accesso agli incentivi.
  • Stato attuale: il Conto Termico 3.0 è ancora in fase di consultazione pubblica e non è stato ufficialmente adottato.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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