L’alternativa ai contratti part time? In Europa è costituita dal job sharing. Scopriamo insieme in che cosa consiste esattamente, quali sono i vantaggi e perché in Italia il Jobs Act lo ha abolito.
Job sharing: una poltrona per due
L’idea del job sharing nasce negli Stati Uniti negli Anni Settanta. In Europa rappresenta oggi una possibilità offerta dal 25% delle aziende, con Regno Unito in testa. Come suggerisce il termine si tratta della condivisione di un posto di lavoro tra due colleghi.
Job sharing: punti di forza e vantaggi di un contratto per due
Quali sono i vantaggi del job sharing? In primo luogo, come sopra anticipato, la flessibilità dei due dipendenti senza dubbio. Ma non solo: per il datore di lavoro questo potrebbe significare mescolare sapientemente le competenze in modo proficuo per la produttività.
Job sharing: il Jobs Act cancella questi contratti
Tra le forme contrattuali atipiche cancellate dal Jobs Act c’è proprio anche il job sharing. Fino a qualche mese era ancora possibile assumere due persone per un’unica posizione lavorativa anche se, a dire il vero, erano veramente poche le aziende che hanno fatto ricorso a questa soluzione nell’assunzione del personale. In Italia quindi il job sharing non è mai del tutto decollato.
Job sharing, roba da donne?
Ma il job sharing piace ai lavoratori? Voi accettereste un contratto part time di questo tipo? Secondo gli ultimi sondaggi gli uomini sono molto scettici: in Svizzera 9 su 10 preferirebbero un classico contratto part time ma da gestire in piena autonomia.