Se il contratto di affitto è interrotto prima della sua naturale scadenza si parla di risoluzione del contratto. In questi casi l’imposta di registro dovuta per la risoluzione anticipata del contratto è pari alla misura fissa di 67 euro e deve essere versata, entro 30 giorni dall’evento. Ad esempio se il contratto con accordi delle parti è terminato il 31 dicembre 2016, c’è tempo fino al 30 gennaio 2017 per versare l’imposta e fare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Contratto di affitto: come fare la comunicazione?
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate, può essere fatta:
- utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia (software RLI o RLI-web) tramite richiesta di addebito su conto corrente;
- con il modello F24 Elementi identificativi, utilizzando il codice tributo 1503.
In caso di versamento con F24 Elementi identificativi è necessario comunicare la risoluzione all’ufficio dove è stato registrato il contratto presentando, nello stesso termine di 30 giorni, il modello RLI debitamente compilato.
Contratto di affitto e cedolare secca
Nel caso che tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca, l’ imposta di registro per la risoluzione del contratto non è dovuta.
Resta l’obbligo di effettuare la comunicare di risoluzione anticipata presentando all’ufficio dove è stato registrato il contratto il modello RLI debitamente compilato.
Contratto di affitto: software di compilazione e modello RLI
Il software RLI, (Registrazione Locazioni Immobili), serve per richiedere agli uffici dell’Agenzia delle Entrate la registrazione dei contratti di locazione e affitto di immobili e comunicarne eventuali proroghe, cessioni o risoluzioni.
L’RLI può essere utilizzato anche per esercitare l’opzione e la revoca della cedolare secca e per comunicare i dati catastali dell’immobile oggetto di locazione o affitto.
Scarica qui il:modello_RLI_21012014
Contratto di locazione non registrato, l’affitto va restituito