Contributi colf e badanti: chi deve andare alla casa ad ottobre

Le famiglie con colf, badanti o baby sitter devono rispettare le scadenze contributive. Nel mese di ottobre si va alla cassa
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2 mesi fa
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lavoro domestico colf e badanti
Foto © Pixabay

Le famiglie italiane che impiegano colf, badanti o baby sitter devono fare attenzione al calendario delle scadenze per il versamento dei contributi previdenziali. Si avvicina, infatti, il termine per effettuare il pagamento del terzo trimestre 2024, relativo ai mesi di luglio, agosto e settembre.

La data da segnare sul calendario è il 10 ottobre. Questa scadenza rappresenta un momento chiave per regolarizzare le posizioni contributive dei lavoratori domestici, come previsto dalle normative vigenti.

Scadenze annuali dei contributi colf e badanti

Le scadenze per i contributi previdenziali dei lavoratori domestici sono distribuite in quattro periodi durante l’anno, e ogni trimestre ha una finestra temporale ben definita per il pagamento.

Questo sistema permette alle famiglie di pianificare meglio le uscite e mantenere in regola la posizione previdenziale del personale domestico. Nello specifico, le scadenze sono le seguenti:

  • Primo trimestre: il versamento deve essere effettuato tra il 1° e il 10 aprile. Questo pagamento copre i contributi relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo.
  • Secondo trimestre: il periodo per il pagamento è compreso tra il 1° e il 10 luglio e riguarda i contributi lavoratori domestici dei mesi di aprile, maggio e giugno.
  • Terzo trimestre: la scadenza è fissata tra il 1° e il 10 ottobre e copre i mesi di luglio, agosto e settembre.
  • Quarto trimestre: il versamento deve avvenire tra il 1° e il 10 gennaio dell’anno successivo e riguarda i mesi di ottobre, novembre e dicembre.

Queste scadenze sono stabilite in modo regolare e prevedono delle eccezioni solamente nel caso in cui la data cada in un giorno festivo o prefestivo. In tal caso, il termine viene posticipato al primo giorno lavorativo disponibile.

Modalità di Pagamento dei Contributi

Per facilitare il versamento dei contributi e garantire la trasparenza delle operazioni, l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) mette a disposizione delle famiglie diverse modalità di pagamento. Le opzioni disponibili consentono di scegliere tra metodi tradizionali e strumenti digitali, rendendo il processo semplice e accessibile a tutti.

Ecco le principali modalità di pagamento per i contributi dei lavoratori domestici:

  • Portale INPS: è possibile effettuare il pagamento direttamente tramite la sezione dedicata ai lavoratori domestici sul sito ufficiale dell’INPS. Questa opzione è particolarmente utile per chi desidera gestire l’intera procedura online, senza doversi recare presso uffici o sportelli.
  • Circuito PagoPA: i versamenti possono essere effettuati presso banche, uffici postali e altri istituti di pagamento che aderiscono al circuito PagoPA. Questo sistema garantisce sicurezza e rapidità, e consente di gestire i pagamenti sia in presenza sia online.
  • CBILL: un’alternativa al circuito PagoPA è rappresentata dal CBILL, un sistema che permette di pagare i contributi attraverso le piattaforme online delle banche che supportano questo metodo. Il CBILL è particolarmente indicato per chi ha dimestichezza con i pagamenti digitali e desidera utilizzare il proprio home banking.

Perché è importante versare i contributi colf e badanti in modo regolare

Il versamento dei contributi previdenziali è un obbligo legale per tutte le famiglie che assumono lavoratori domestici, indipendentemente dal numero di ore lavorative settimanali. Oltre a garantire la regolarità contributiva, il pagamento puntuale consente ai lavoratori di accumulare i necessari contributi pensionistici e di accedere a eventuali indennità o prestazioni, come la disoccupazione o la malattia.

Il mancato versamento o il ritardo nei pagamenti può comportare conseguenze negative per il datore di lavoro, tra cui sanzioni amministrative e l’obbligo di versare gli arretrati con interessi. Inoltre, la regolarità nei contributi è un aspetto fondamentale in caso di contenziosi legali, assicurando al datore di lavoro una posizione in regola con le normative vigenti. Si ricorda che il datore di lavoro può scaricare nella propria dichiarazione redditi la quota di contributi versati e di propria competenza.

Riassumendo…

  • Scadenza contributi terzo trimestre 2024: versamento entro il 10 ottobre per colf e badanti.
  • Scadenze trimestrali: contributi da pagare a gennaio, aprile, luglio e ottobre.
  • Modalità di pagamento: sito INPS, circuito PagoPA, sistema CBILL presso le banche aderenti.
  • Importanza versamenti regolari: garantiscono diritti previdenziali e prevengono sanzioni amministrative.
  • Consigli pratici: programmare pagamenti online e segnare le scadenze per evitare dimenticanze.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

1 Comment

  1. Il mio datore di lavoro non mi paga i contributi Inps dal 2013 sono stato alla sede Inps della mia città per dire di fare qualcosa ma mi hanno risposto di rivolgermi ad un un’avvocato

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