Gli ex dipendenti Alitalia potranno essere assunti a spese dello Stato dai datori di lavoro privati. Come previsto dal decreto legge 104 del 10 agosto 2023, chi è stato licenziato dalla compagnia aerea di bandiera e non è andato in pensione potrà beneficiare di ulteriori aiuti economici da parte dello Stato per trovare lavoro.
Più precisamente, lo scorso mese di ottobre 2023 è scaduta la cassa integrazione straordinaria per quasi 2.700 dipendenti e molti hanno potuto andare in pensione a gennaio 2024. Chi non è rientrato in questa finestra d’uscita, ha iniziato a percepire la Naspi e sta cercando nuova occupazione potrà beneficiare dello sgravio contributivo offerto per tre anni dallo Stato.
Tre anni di contributi gratis per chi assume ex dipendenti Alitalia
A disciplinare il funzionamento dello sgravio contributivo è la recente circolare Inps n. 47 del 22 marzo 2024. I datori di lavoro privati per beneficiare del bonus devono assumere ex dipendenti Alitalia con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o stabilizzare in tal senso lavoratori già assunti a termine. Come spiega meglio l’Inps
L’esonero contributivo spetta, per un periodo massimo di 36 mesi, nella misura del 100% della contribuzione datoriale complessivamente dovuta, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Il limite massimo dell’esonero è di 6.000 euro all’anno, applicato su base mensile per massimo 500 euro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Per poter beneficiare dell’esonero contributivo è necessario che il datore di lavoro assuma o stabilizzi il lavoratore entro il 31 dicembre 2024.
Risorse finanziarie limitate
Il beneficio è concesso nel limite di spesa di 1,3 milioni di euro per l’anno 2024, di 3,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e di 1,8 milioni di euro per l’anno 2027. Pertanto non è detto che tutti i datori di lavoro potranno essere soddisfatti. Vige la regola che chi prima arriva maggiori opportunità avrà per sfruttare il bonus concesso dall’Inps.
L’incentivo rivolto agli esuberi Alitalia licenziati è cumulabile con altri sgravi contributivi previsti dalla legge. Sono altresì cumulabili le riduzioni della contribuzione previdenziale a carico del lavoratore tra cui, ad esempio, la riduzione del cuneo fiscale e/o l’incentivo al posticipo al pensionamento per i soggetti che hanno maturato i requisiti per andare in pensione con Quota 103.
Per ottenere l’incentivo il datore di lavoro deve inoltrare all’Inps apposita domanda di ammissione all’agevolazione tramite il “Portale delle agevolazioni”. Il modulo sarà reso disponibile a breve sul sito Inps. Una volta ricevuta la domanda l’Istituto verificherà la sussistenza dei requisiti previsti, con particolare riferimento alla provenienza del lavoratore. Questi deve essere stato necessariamente dipendente della ex Alitalia.
In caso di accoglimento della domanda, l’Inps comunicherà il relativo importo da scalare dalla base contributiva tenuto conto delle risorse economiche a disposizione. Per poter beneficiare del bonus, il datore di lavoro deve essere anche in regola coi versamenti contributivi e non avere pendenze di sorta con l’Inps.
Più precisamente l’assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge. Nonché il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Riassumendo…
- Tre anni di contributi gratuiti per chi assume ex dipendenti Alitalia.
- Il bonus è riservato solo ai datori di lavoro privati che assumono lavoratori a tempo indeterminato.
- Lo sgravio dura 3 anni con un tetto massimo di 6.000 euro all’anno.