Tempi stretti per pagare i contributi in ritardo all’Inps per chi è rimasto scoperto. Artigiani e commercianti che non hanno ancora versato i contributi IVS 2022 stanno per ricevere dall’Inps gli avvisi bonari di pagamento. Una procedura “amichevole”, se così si può dire, per invitare i contribuenti a regolarizzare la proprie posizione previdenziale.
Nel mirino dell’Istituto ci sono migliaia di iscritti alla gestione per artigiani e commercianti che non hanno ancora pagato le rate relative ai trimestri di competenza 2022.
Avvisi bonari contributi 2022 per artigiani e commercianti
A informare i contribuenti iscritti alle relative gestioni autonome obbligatorie è l’Inps con il messaggio numero 1619 del 4 maggio 2023 con il quale si precisa anche quali sono le modalità di consultazione degli importi calcolati da versare. L’Istituto ricorda che l’avviso bonario è un avvertimento ad adempiere e non una cartella esattoriale. Pertanto è bene approfittarne per mettersi in regola anche mediante pagamenti rateali.
Gli avvisi bonari sono inviati dall’Inps periodicamente agli iscritti presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi la cui posizione risulta scoperta. Con essi si ricorda l’appuntamento trimestrale con il versamento dei contributi obbligatori per la pensione fintanto che l’attività non sia cessata. Passaggio propedeutico prima dell’emissione vera e propria dell’avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.
L’avviso bonario di questi giorni riguarda gli adempimenti con scadenza febbraio, maggio, agosto e novembre 2022, nonché febbraio 2023. Riguatrdano i trimestri di competenza dell’anno passato per i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni degli artigiani e dei commercianti presso l’Inps.
Come consultare gli importi da versare
Gli avvisi bonari – spiega l’Inps – sono a disposizione dei contribuenti artigiani e commercianti all’interno del cassetto previdenziale per artigiani e commercianti del sito internet.
Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti – Posizione Assicurativa – Avvisi Bonari
Contestualmente viene inviata una e-mail di alert ai titolari della posizione contributiva e ai loro intermediari che abbiano fornito, tramite il Cassetto previdenziale, il proprio indirizzo di posta elettronica.
Dal momento della ricezione dell’avviso, si hanno 30 giorni di tempo per regolarizzare la posizione evitando di incorrere in sanzioni e fastidiose azioni di recupero. Queste comportano sempre oneri e costi in più a carico del contribuente. Qualora il versamento dei contributi fosse già avvenuto è però opportuno darne prova all’Inps inviando comunicazione scritta e ricevuta di pagamento.