Contributi colf e badanti, chi deduce in caso di decesso?

Chi deduce i contributi lavoratori domestici con riferimento al trimestre dell’anno in cui muore il datore di lavoro?
2 anni fa
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Contributi colf e badanti, chi deduce in caso di decesso?

Il soggetto che ha alle proprie dipendente lavoratori domestici, può dedurre dal reddito ai fini IRPEF i contributi previdenziali e assistenziali a proprio carico pagati per il lavoratore. In altri termini, i contributi colf e badanti pagati dal datore di lavori sono deducibili da quest’ultimo nella propria dichiarazione dei redditi.

La deduzione avviene secondo il principio di cassa. Quindi, nel 730/2023 (anno d’imposta 2022) di deducono i contributi “pagati” nel 2022. L’indicazione è al rigo E23 (oppure RP23 se si tratta di dichiarazione redditi presentata con il Modello Redditi Persone Fisiche).

Chi sono i domestici

La deduzione contributi lavoratori domestici, dunque, è quella che spetta a chi ha alle proprie dipendenza soggetti che erogano prestazioni di servizi a carattere domestico diretti al funzionamento della vita familiare. Si tratta, ad esempio di:

  • colf e badanti, addetto alle pulizie della casa, addetto alla lavanderia, aiuto cucina, stalliere, assistente ad animali domestici, addetto alle aree verdi, operaio comune di fatica
  • baby-sitter
  • collaboratore generico polifunzionale
  • custode di abitazione privata
  • addetto alla stiratura
  • cameriere
  • giardiniere
  • autista
  • addetto al riassetto camere e prima colazione per ospiti del datore di lavoro
  • operaio qualificato
  • cuoco
  • governante
  • assistenti delle persone anziane (badanti)
  • ecc.

Deduzione contributi lavoratori domestici in caso di decesso

Il datore di lavoro deduce solo la parte dei contributi lavoratori domestici che è a proprio carico. Pertanto, dalla quota versata occorre scorporare la parte a carico del lavoratore stesso.

Il pagamento è trimestrale. Il datore di lavoro fa quattro versamenti per ogni periodo di competenza. L’ultimo trimestre si paga entro febbraio dell’anno successivo.

Laddove il datore di lavoro dovesse venire a mancare prima del versamento di un trimestre, dovranno provvedere a pagare gli eredi. Regola vuole che la quota pagata dall’erede sia deducibile da quest’ultimo nella propria dichiarazione dei redditi (Circolare Agenzia Entrate n. 24/E del 2022).

Riassumendo…

  • il datore di lavoro deduce dal suo reddito i contributi pagati per i lavoratori domestici che ha alle sue dipendenze
  • la deduzione avviene secondo il principio di cassa
  • il pagamento dei contributi è trimestrale
  • bisogna precisare che la deduzione dei contributi in dichiarazione dei redditi da parte del datore di lavoro è limitata solo alla parte dei contributi rimasti a suo carico. Quindi, bisogna scorporare la parte dei contributi a carico del lavoratore
  • quando il datore di lavoro muore, i contributi del trimestre in cui è avvenuto il decesso sono deducibili dall’erede se è stato quest’ultimo ad aver provveduto al pagamento.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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