Entro il 30 giugno 2024 artigiani, commercianti e professionisti iscritti alla gestione separata Inps dovranno versare i contributi pensione IVS. Il pagamento obbligatorio, come di consueto, riguarda il saldo del periodo contributivo dell’anno 2023 e l’acconto per il 2024. Tali versamenti Inps coincidono con la scadenza per il versamento delle imposte sui redditi.
A tal fine l’Inps precisa che i versamenti dei contributi pensione potranno essere fatti anche entro il 31 luglio 2024 con una maggiorazione dello 0,40%. La maggiorazione è prevista a titolo di interessi per il ritardo dei versamenti.
Contributi pensione lavoratori autonomi da versare entro fine giugno
L’Inps fornisce istruzioni sulla compilazione del modello Redditi 2024-PF fornito dall’Agenzia delle Entrate. All’interno del modello è compreso il quadro RR che prevede la possibilità di versare i contributi pensione all’Inps. Questo deve essere compilato dai lavoratori autonomi e da tutti i soggetti iscritti alla gestione separata Inps al fine della determinazione delle somme da versare.
Per il 2024, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione ai fini del calcolo del contributo IVS è di 18.415 euro. Le aliquote, quindi, per i titolari e ai collaboratori di età superiore ai 21 anni, saranno pari al 24% per gli artigiani e al 24,09% per i commercianti.
Per i coadiuvanti di età inferiore ai 21 anni, invece, si applica la riduzione contributiva al 21,45% (artigiani) e 21,54% (commercianti) fino a tutto il mese in cui il giovane collaboratore compie i 21 anni. Le citate aliquote, dovute sulla totalità dei redditi d’impresa prodotti nel 2023, si applicano per la 1 di 3quota eccedente i 17.504 euro annui fino al limite di 55.008 euro (prima fascia di retribuzione annua pensionabile per il corrente anno).Per i redditi superiori a 55.008 euro annui resta confermato l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale.
Il regime contributivo agevolato
La legge di bilancio 2019 ha modificato alcuni requisiti per l’accesso al regime contributivo agevolato introdotto dalla legge di stabilità 2015 (forfettario), cui consegue la facoltà del beneficiario di usufruire anche del regime previdenziale agevolato. Quest’ultimo, però non ha subito alcuna modifica e, quindi, risulta vigente anche per il 2024.
L’Inps ricorda la natura facoltativa dell’accesso al regime agevolato, che avviene a seguito di specifica istanza presentata dall’interessato che attesti il possesso dei requisiti previsti dalla legge. La disciplina in esame, che prevede una riduzione contributiva del 35%, si applica nel 2024 a coloro che ne hanno già beneficiato nel 2023 e che, in costanza dei requisiti di accesso, non abbiano presentato espressa rinuncia.
Rateizzazione e compensazione dei contributi pensione
I versamenti possono essere anche rateizzati, ma solo per i contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale imponibile. La prima rata deve essere corrisposta entro il 30 giugno 2024, le altre rate, invece, alle scadenze indicate nel modello “Redditi PF 2024”. Il piano rateale non può superare la data del 30 novembre 2024.
E’ prevista anche la possibilità di compensare contributi da versare con contributi già versati in eccesso in precedenza. L’operazione deve essere fatta tramite modello F24. La compensazione potrà avere a oggetto solo somme versate in eccesso riferite alla contribuzione richiesta con l’emissione dei modelli di pagamento avvenuta nel 2023 (potranno essere compensate, quindi, le somme a credito riferite agli anni di imposta 2022 e 2023).
Riassumendo…
- Entro il 30 giugno i lavoratori autonomi devono versare il primo acconto dei contributi 2024.
- Il pagamento può essere fatto anche entro il 31 luglio con maggiorazione dello 0,40%.
- E’ possibile rateizzare i contributi dovuti.
- Per gli autonomi in regime forfettario, riduzione del 35% dei contributi da versare