Buone notizie per i datori di lavoro che intendono assumere personale. Gli sgravi dei contributi previsti dalla legge di bilancio 2021 saranno validi fino a fine giugno 2022. Lo spiega una recente circolare Inps recependo il via libera della Ue.
Con messaggio numero 403 del 26 gennaio 2022, l’Inps precisa che il bonus contributi (decontribuzione) può essere fruito fino al 30 giugno di quest’anno. Particolare forma di incentivazione all’occupazione per la quale lo Stato si fa carico degli oneri previdenziali.
Prorogati gli sgravi contributi per chi assume
In proposito vale la pena ricordare che la legge di bilancio 2021 aveva istituito una particolare forma di decontribuzione per i datori di lavoro che assumono o stabilizzano forza lavoro in particolari condizioni di disagio.
Nello specifico si tratta di sgravi di contributi allo scopo di sostenere la ripresa dell’occupazione (soprattutto dei giovani, delle donne e del mezzogiorno) dopo lo scoppio della pandemia. Le misure adottate sono le seguenti:
- sgravio del 30% dei contributi per i datori di lavoro privati che impiegano o assumono lavoratori dipendenti nelle zone maggiormente svantaggiate del Sud (decontribuzione sud);
- decontribuzione totale (nel limite di 6.000 euro annui) per 36 mesi (48 mesi nel mezzogiorno) per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o stabilizzano rapporti di lavoro a giovani con un’età inferiore a 36 anni (incentivo per gli under 36);
- sgravio totale dei contributi (nel limite di 6.000 euro annui) per i datori di lavoro che assumono a tempo indeterminato o a termine, donne svantaggiate. L’incentivo dura 12 mesi se l’assunzione è a termine ovvero di 18 mesi se è a tempo indeterminato.
Gli incentivi all’occupazione
La Commissione Ue aveva autorizzato l’Italia agli sgravi sui contributi solo fino al 31 dicembre 2021. Recentemente e in virtù della proroga dello stato di emergenza, è stato autorizzato il proseguimento dell’attività di incentivazione per altri sei mesi.
Con lo stesso provvedimento – spiega l’Inps nella circolare – è stato previsto che il massimale di erogazione degli aiuti temporanei, è innalzato a:
- 000 euro per le imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli;
- 000 euro per le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
- 2,3 milioni di euro per le imprese operanti in tutti gli altri settori.