Contributo a fondo perduto Decreto Rilancio: ecco chi deve restituirlo e come

Dopo i controlli l'Agenzia delle entrate provvedere a recuperare i contributi a fondo perduto non spettanti con interessi e sanzioni
3 anni fa
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contributo a fondo perduto Sostegni bis

L’Agenzia delle entrate ha pubblicato i codici tributo per la restituzione dei contributi a fondo perduto erogati durante l’emergenza covid-19. L’Agenzia delle entrate provvede al recupero dell’indennizzo non spettante, irrogando le sanzioni e applicando gli interessi.

Il contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio

Il D.L. 34/2020, decreto Rilancio, all’art.25 ha previsto un contributo a fondo perduto per coloro che hanno subito una perdita di fatturato causa Covid-19. Rientrano tra i beneficiari i soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, secondo le previsioni ivi indicate.

Anche con proseguimento dell’attività di terzi.

Il comma 12, dello stesso articolo 25, prevede, tra l’altro, che:

Qualora il contributo sia in tutto o in parte non spettante, anche a seguito del mancato superamento della verifica antimafia, l’Agenzia delle entrate recupera il contributo non spettante, irrogando le sanzioni in misura corrispondente a quelle previste dall’articolo 13, comma 5, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, e applicando gli interessi dovuti ai sensi dell’articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, in base alle disposizioni di cui all’articolo 1, commi da 421 a 423, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.”

Anche per gli altri contributo a fondo perduto erogati durante l’emergenza Covid-19 trova applicazione la citata disposizione.

Chi deve restituirlo e come

Con la risoluzione n. 45 del 7 luglio 2021, l’Agenzia istituisce i codici tributo per recuperare i contributi in questione.

Ecco i codici tributo istituti

  • “7500” denominato “Recupero contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate in relazione all’emergenza Covid-19 – contributo”
  • 7501” denominato “Recupero contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate in relazione all’emergenza Covid-19 – interessi”
  • “7502” denominato “Recupero contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle entrate in relazione all’emergenza Covid-19 – sanzioni”.

Devono essere dunque inseriti nel modello “F24 Versamenti con elementi identificativi” (F24 Elide), rispettivamente, per riversare il cfp ricevuto indebitamente e pagare i relativi interessi e sanzioni.

In sede di compilazione del modello nella sezione “Contribuente”, devono essere indicati i dati identificativi di chi versa.

Nella sezione “Erario ed altro” vanno riportati:

  • nei campi “codice ufficio”, “codice atto” e “anno di riferimento” (nel formato “AAAA”), i dati riportati nell’atto di recupero inviato dall’ufficio.
  • campo “tipo”, la lettera “R”
  • campo “codice”, i codici tributo sopra indicati
  • nel campo “importi a debito versati”, l’importo dovuto.

Il pagamento relativo alle spese di notifica è identificato con codice tributo “A100” già esistente.

Tali codici tributo sono da utilizzare anche per il recupero degli altri contributo a fondo perduto erogati dal’Agenzia delle entrate durante l’emergenza Covid-19.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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