Contributo a fondo perduto: l’elenco dei comuni in stato di emergenza è solo indicativo

Ai fini dell’accesso al contributo a fondo perduto di cui al decreto Rilancio, nel rispetto di tutti gli altri requisiti, è sufficiente che il comune in cui è ubicata l’attività sia in stato di emergenza in atto al 31 gennaio 2020
4 anni fa
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calamità naturali

Il comune in cui è ubicata la mia azienda è stato colpito da alluvione (stato di emergenza dichiarato ed ancora in atto ala data del 31 gennaio 2020). Il comune, tuttavia, non rientra tra quelli elencati in appendice alle istruzioni del modello necessario per la domanda di contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del decreto Rilancio.

Nonostante ciò, io ho, comunque, presentato domanda entro i termini di scadenza ed il contributo mi è stato anche liquidato. Sono a chiedere se ne avevo diritto oppure dovrò provvedere alla restituzione.

Si tratta del quesito posto da un contribuente all’Agenzia delle Entrate.

Scadenza e requisiti per la domanda di contributo a fondo

Dobbiamo premettere che il termine ultimo di presentazione delle domande per il contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del decreto Rilancio era fissato al 13 agosto 2020 (o 24 agosto in caso di domanda presentata dagli eredi).

Per averne diritto è richiesto di aver conseguito dall’esercizio dell’attività, nell’anno 2019, un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 5 milioni di euro.

Oltre a ciò è necessario che sia rispettato almeno un altro tra i seguenti requisiti:

  • ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019
  • inizio dell’attività a partire dal 1° gennaio 2019
  • domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020 (data della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus). L’elenco di tali Comuni è riportato in appendice alle istruzioni del modello dell’istanza.

Comuni in stato di emergenza: per il contributo a fondo perduto l’elenco non è esaustivo

Nel quesito di cui in premessa, posto all’Agenzia delle Entrate, dunque, sono stati chiesti chiarimenti in merito all’ultimo dei suddetti requisiti.

Al riguardo l’Agenzia delle Entrate ha dato il suo parere con la Risposta n. 449/E del 2020, ritenendo che la lista individuata nelle istruzioni al modello di domanda del contributo

“è indicativa e non esaustiva e non rappresenta un elenco tassativo dei predetti comuni”.

Pertanto, fermo restando che il Comune in cui si trova l’attività del contribuente in questione risulti incluso tra i comuni colpiti da un evento calamitoso il cui conseguente stato di emergenza sia ancora in atto, alla data del 31 gennaio 2020, è da ritenersi che questi può aver diritto al contributo a fondo perduto in commento, anche se non indicato nel predetto elenco e fermo restando il rispetto degli altri requisiti.

Vogliamo, infine ricordare che, il decreto Agosto, in fase di conversione in legge (il testo è ora alla Camera) ha riaperto i termini di presentazione della domanda per il contributo. La riapertura, tuttavia, non è per tutti, ma solo per una determinata categoria di contribuenti.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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