Hai presentato domanda per il contributo a fondo perduto di cui al decreto Rilancio e l’Agenzia delle Entrate l’ha scartata perché l’IBAN che hai indicato non è corretto?
Puoi stare tranquillo, poiché potrai correggere l’errore ed ottenere il contributo, sempreché tu ne abbia tutti i requisiti previsti dalla norma (art. 25 del decreto Rilancio).
Contributo a fondo perduto del decreto Rilancio: perché è importante correggere l’IBAN
Dobbiamo innanzitutto dirti che la correzione dell’IBAN che hai eventualmente indicato in modo errato nella tua domanda è di fondamentale importanza
- non solo perché ti permetterà di avere il contributo in commento
- ma anche perché, se risulterà confermato nel nuovo decreto annunciato dal premier Conte a seguito delle nuove misure restrittive di cui al DPCM de 24 ottobre 2020, ci sarà per te altro contributo a fondo perduto se interessato da queste ulteriori misure e se già hai fatto domanda per il beneficio di al decreto Rilancio con esito positivo, non ci sarà necessità che ripresenti la richiesta poiché il nuovo contributo ti sarà dato in automatico.
Come correggere l’IBAN per la domanda di contributo a fondo perduto
Per correggere il tuo IBAN devi seguire le istruzioni indicate dall’Agenzia delle Entrate nella recente Risoluzione n. 65/E del 2020.
In dettaglio puoi correggere l’IBAN inviando, anche tramite intermediario delegato, un’istanza di autotutela in cui richiedi il riesame della domanda specificando il dettaglio dei motivi per cui lo richiedi e riportando il codice IBAN corretto.
L’istanza di autotutela la devi inviare via PEC alla Direzione provinciale territorialmente competente in relazione al tuo domicilio fiscale. Deve essere firmata digitalmente direttamente da te o dall’intermediario che hai delegato. Una volta fatto ciò devi attendere l’esito da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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