Un occhio sempre alla cassetta postale o al proprio indirizzo PEC. L’iter è sempre lo stesso. L’Agenzia Entrate notifica la comunicazione di irregolarità a seguito di controlli fiscali. Il cittadino ha due strade percorribili:
- pagare quanto contestato, laddove egli si ritrovi con l’irregolarità commessa
- oppure fornire informazioni e documenti a sua discolpa.
Il tutto deve essere fatto entro il tempo indicato nella lettera stessa. Nel caso di pagamento sono previste sanzioni ridotte come da ravvedimento operoso.
Controlli fiscali (le verifiche e le lettere in arrivo)
Nella Circolare n. 21/E del 20 giugno 2022, l’Amministrazione finanziaria fa sapere quali sono le comunicazioni di irregolarità che i contribuenti italiani potrebbero vedersi recapitare da qui a fine anno e nel 2023.
In particolare, i controlli fiscali, potrebbe determinare l’invio di lettere aventi ad oggetto:
- anomalia riguardante una o più categorie di redditi NON dichiarate o dichiarate in maniera irregolare
- la finalità di ricordare ai contribuenti l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi in relazione all’anno di imposta 2021 (Modello Redditi 2022).
Quelle inerenti quest’ultimo aspetto saranno inviate presumibilmente nel mese di gennaio 2023. Destinatari saranno coloro che pur obbligati, non hanno presentato la Dichiarazione redditi 2022 entro il 30 novembre 2022.
Le altre comunicazioni in arrivo
Sempre da qui a fine anno 2022 è previsto, inoltre, l’invio di comunicazioni ai contribuenti che:
- non risultino aver correttamente adempiuto agli obblighi di monitoraggio fiscale (compilazione del quadro RW del Modello Redditi)
- ovvero non risultino aver dichiarato i redditi di capitale certificati dal flusso di dati pervenuti nell’ambito dello scambio automatico internazionale di informazioni, sulla base del Common Reporting Standard (CRS).
Come fornire informazioni e documenti
Nella menzionata circolare, l’Agenzia Entrate ricorda anche quali sono le modalità attraverso cui il cittadino può fornire informazioni e documenti.
In considerazione delle difficoltà conseguenti alla gestione dell’epidemia Covid-19, i canali preferenziali restano sempre:
- CIVIS
- o gli altri strumenti telematici disponibili ossia, e-mail e PEC.
La consegna diretta (di persona) direttamente presso gli uffici resta, almeno per adesso, la modalità residuale da prendere in considerazione.