In che senso potrebbero essere intensificati i controlli sul reddito di cittadinanza per un’applicazione più equa della misura? In generale le domande per il reddito di cittadinanza sono state inferiori alle aspettative. Le anticipazioni del Rapporto BCC Mediocrati sull’economia regionale realizzato da Demoskopika ha contato oltre 960 mila domande accolte, che corrispondono circa al 50% delle famiglie in povertà in Italia. In altre parole, si potrebbe concludere che il sussidio ha raggiunto una famiglia su due tra quelle potenzialmente bisognose di sostegno economico.
Ma bisogna anche considerare che, del restante 50%, forse una percentuale è bisognosa di aiuti economici solo apparentemente, sulla base della dichiarazione dei redditi. Se chiedessero il reddito di cittadinanza verrebbero, si spera, smascherati grazie ai controlli.
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Da questo punto di vista un’analisi più approfondita del Report ci permette di evidenziare alcune differenze importanti a livello regionale.
Reddito di Cittadinanza: più controlli in Sicilia, Calabria e Campania?
Ci sono tre regioni del Sud Italia in cui la percentuale di domande accolte per il RdC sale notevolmente raggiungendo l’80% dei nuclei familiari in povertà assoluta. Da un lato questa rappresenta una buona notizia perché significa che il sussidio è stato accessibile e la campagna di informazione ha raggiunto quasi tutti gli aventi diritto. Dall’altro accende i riflettori su alcuni rischi: forse i controlli Inps a monte sui requisiti non sono abbastanza ferrei?
Al primo posto in assoluto di questa classifica regionale, troviamo la Calabria con un valore pari a 33,45 domande accolte ogni mille residenti corrispondenti a 65.458 nuclei beneficiari. Seguono la Sicilia con 32,88 domande accettate e Campania a 31,21 sempre ogni mille residenti.
Alla luce di quanto appena visto, è verosimile pensare che il Governo rafforzi soprattutto in queste realtà i controlli contro i furbetti del reddito di cittadinanza cercando di smascherare lavoratori in nero.