Sul controllo fiscale con evasometro, ecco come funziona il potente super-algoritmo. Che potrebbe tornare in auge dopo che ad oggi è rimasto nel cassetto. Sia per i rilievi mossi dal Garante della Privacy. Sia perché poi è arrivata la pandemia di Covid-19. Con la conseguenza che andare a stanare gli evasori è diventato un obiettivo di secondo piano.
Rispetto ad aiutare le famiglie e le imprese al fine di salvare così il Paese dal collasso economico. Pur tuttavia, in uno scenario post pandemico, il controllo fiscale con evasometro è un’arma che, tra l’altro, potrebbe contribuire a generare un elevato gettito.
Controllo fiscale con evasometro, ecco come funziona il potente super-algoritmo
L’idea del potente super-algoritmo, nello specifico, è basata sull’incrocio dei dati a tutto campo di famiglie ed imprese. Dai dati bancari a quelli finanziari e passando per quelli contributivi. Dalle spese effettuate ai risparmi accumulati, con il super-algoritmo niente sfugge al Fisco.
Ma il controllo fiscale con evasometro scatterebbe solo dopo aver rilevato delle anomalie. Ed a fronte, a monte, del trattamento e dell’elaborazione di questi dati in forma anonima. In altre parole, con il controllo fiscale con evasometro, grazie al potente super-algoritmo, tutti i contribuenti sarebbero sempre coperti da anonimato.
Ed il loro nome e cognome emergerebbe solo in caso di rilevanti anomalie. Per esempio, giusto per rendere l’idea, dichiarare all’Agenzia delle Entrate un reddito di 12.000 euro l’anno a fronte del possesso di macchine di lusso e/o di imbarcazioni.
Quale destino per il potente super-algoritmo che stana gli evasori?
ll controllo fiscale con evasometro, entrando in funzione, rappresenterebbe un deterrente nei confronti di chi vuole dribblare il Fisco.