Controllo Reddito di Cittadinanza: la banca può fornire dati sul conto corrente?

Prendo il reddito di cittadinanza: vuol dire che il mio conto corrente è sotto controllo? E la privacy? Facciamo chiarezza.
5 anni fa
1 minuto di lettura

Da un lato c’è l’esigenza di controllare che, tra i beneficiari del reddito di cittadinanza, non ci siano persone che non ne avrebbero diritto. Dall’altro quella di tutela della privacy dei conti corrente. Qual è l’equilibrio? Quali regole e garanzie?

In astratto sarebbe impossibile escludere a priori che nessuno cerchi di violare i requisiti e le regole sul reddito di cittadinanza. Tuttavia lasciare tutto affidato all’onestà personale sarebbe ingenuo e controproducente.

Prendo il Reddito di Cittadinanza: il mio conto corrente può essere spiato?

Molti beneficiari del reddito di cittadinanza si chiedono a quali tipi di controlli, sul conto e non solo, possono essere sottoposti.

Finora c’è stata qualche segnalazione su lavoro in nero e anche un caso di Isee modificata in modo da far risultare single una persona che invece viveva in famiglia.

Anche se genericamente si parla di conti corrente, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate possono svolgere senza preavviso controlli anche su altri prodotti bancari o postali inclusi i conti deposito, le carte di credito, i prodotti finanziari, le obbligazioni e i buoni fruttiferi. Nell’anagrafe tributaria infatti si trova traccia anche delle varie aperture di conti, transazioni carte etc.

Per procedere con l’accertamento servono prove valide o segnalazioni di movimenti sospetti. Oppure come nel caso del Reddito si esegue una verifica automatizzata tramite Anagrafe dei conti correnti. E la privacy? Le banche rischiano reclami? Sarà eventualmente compito degli istituti bancari dimostrare di aver adempiuto alle norme prescritte dal Gdpr. In altre parole occorrerà dimostrare in che modo vengono conservati e trattati i dati personali degli utenti. Proprio prima del debutto del RdC infatti il Garante della privacy aveva provveduto a presentare  una Memoria alla Commissione Lavoro del Senato nella quale venivano messi in evidenza i punti più critici in tema di controlli per il Rdc e rispetto della privacy.

Al momento quindi i controlli sui beneficiari del RdC riguardano in concreto soprattutto lavoro in nero o false dichiarazioni Isee.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

vodafone
Articolo precedente

Vodafone, allarme truffa su Whatsapp: ecco cosa sta accadendo

Ristrutturazione del debito, ecco cos'è
Articolo seguente

Ristrutturazione titoli di stato più facile in Europa dal 2022, ecco perché colpisce i BTp