Diceva Oscar Wilde “esistono due modi per non apprezzare l’Arte. Il primo consiste nel non apprezzarla. Il secondo nell’apprezzarla con razionalità”. Come tutti sapranno il valore delle opere d’arte non lo fa il prezzo ma il suo posto nella storia e nel presente il ruolo di chi le osserva. Investire in esse per i collezionisti e gli investitori è una passion investment che presenta però dei livelli di rischi che non è facile monitorare.
L’arte non può essere paragonata agli strumenti finanziari e il motivo è che il suo valore non è determinato soltanto da fattori come il nome dell’autore, le dimensioni, il soggetto o lo stato di conservazione.
Meglio quindi l’investimento in oro o nel mattone?
Arriva Artex Exchange
Chi desidera investire in opere d’arte deve prestare la massima attenzione ai falsi. Solo nel 2018, infatti, i carabinieri ne hanno sequestrati 1232 di cui 953 di arte moderna e contemporanea. Bisogna inoltre prestare attenzione alla manipolazione dei prezzi verso l’alto dietro ai quali si possono nascondere ricicli di denaro e trasferimenti di valuta in paesi che sono fiscalmente più vantaggiosi.
È nato però un nuovo modo di investire nelle opere d’arte e si chiama Artex Mtf. Si tratta della prima piattaforma regolamentata al mondo di scambio d’arte, fondata nel 2020. Essa è un’entità di Artex Group che ha l’obiettivo di fornire a tutti coloro che sono interessati al trading un processo di negoziazione di azioni d’arte regolamentato.
Il 30 maggio Artex svelerà la sua prima opera d’arte quotata a Parigi che sarà oggetto anche della sua prima offerta pubblica iniziale. Tale capolavoro sarà a breve quotato in borsa e sarà il primo di una lunga serie nei prossimi mesi.
Investire in oro e mattone al posto delle opere d’arte?
Si crede che gli investimenti in monete e lingotti d’oro in Europa resteranno alti per tutti il 2023 come già successo nei due anni precedenti. Il motivo è semplice: i risparmiatori cercano così di proteggere i loro risparmi. Sono diversi i motivi per i quali gli investitori prediligono tale investimento: in primis puntano su di esso per diversificare il loro portafoglio. In questo modo spalmano il rischio su un maggiore numero di asset class. Quando infatti si desidera diversificare il proprio portafoglio è bene scegliere degli asset non collegati tra di loro. Il motivo è semplice: l’andamento dei prezzi segue logiche differenti rispetto agli altri mercati. L’oro, poi, si sceglie come strumento di investimento anche perché è un bene di rifugio per cui, nei periodi di crisi finanziaria come quello che stiamo vivendo, permette di preservare il proprio capitale dato che si tratta di un metallo prezioso che nel lungo tempo vede salire il suo valore. Nelle fasi di compressione del mercato, infatti, la domanda di tale metallo aumenta per cui si registra spesso un incremento di prezzo. Quando c’è una forte inflazione, quindi, l’investimento in oro può risultare utile in quanto il rischio è quello che il capitale non investito possa assottigliarsi.
Per quanto concerne gli investimenti nel mattone, per Dario Castiglia di Remax Italia, il 2023 potrebbe essere un buon anno. Questo perché gli immobili si confermeranno nuovamente un bene di rifugio contro l’inflazione.