Corea del Nord tra rischio carestia e piani nucleari: ma cosa vuole Kim Jong-Un?

Corea del Nord e USA di nuovo ai ferri corti. Il regime di Kim Jong-Un sfida la comunità internazionale con la minaccia nucleare, ma la sua economia, reduce da un buon 2016, potrebbe collassare.
7 anni fa
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L’azzardo di Kim Jong-Un

Si consideri che sarebbe il sesto anno di recessione dal 2006, anche se la dimensione della crisi sarebbe la più grave dal 1995, quando il pil arretrò del 4,4% e anche allora, complice la siccità, si registrarono due milioni di morti per carestia. Nelle precedenti cinque occasioni di contrazione, il pil è diminuito mediamente dell’1%.

Ma allora, come mai il leader nordcoreano sembra preoccupato più di lanciare missili nel Pacifico che non al benessere del suo popolo? Aldilà del carattere bizzarro, è probabile che Kim Jong-Un stia scommettendo sul riconoscimento internazionale dello status di potenza regionale per Pyongyang.

Egli sfrutterebbe la minaccia nucleare per ottenere dagli USA, in particolare, quella dignità geo-politica di cui vorrebbe godere nell’area del Pacifico, consapevole che rinunciando ai test non gli porterebbe in dote alcun rispetto supplementare, come dimostrerebbero i casi di Saddam Hussein e Muhammar Gheddafi.

Nel frattempo, Pyongyang confida nel sostegno sotterraneo dei cinesi, che mai vorrebbero al loro confine nord-orientale uno stato amico degli americani. Non mette in conto il giovane dittatore di essere diventato motivo di estremo imbarazzo per Pechino, avendo troppe volte tirato eccessivamente la corda e mettendo a rischio le relazioni internazionali tra Cina e USA, in una fase delicata per gli equilibri geo-politici e commerciali globali. (Leggi anche: Nord Corea, spese militari record)

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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