Corea del Nord: spese militari record, ecco dove Jong-Un prende i soldi

La Corea del Nord detiene il record mondiale di spese militari in rapporto al pil, mentre gran parte della popolazione è malnutrita e la mortalità infantile è alta per cause come polmonite e diarrea. Vediamo come il regime finanzia la sua campagna nucleare.
7 anni fa
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Scarse esportazioni, perlopiù in Cina

Ad occhio e croce, quindi, il regime dittatoriale brutale di Kim Jong-Un spenderebbe qualcosa come 7-8 miliardi di dollari per la difesa, mentre scarseggiano cibo e cure mediche. Ma come fa a finanziare la costosissima campagna nucleare, di cui abbiamo avuto prove negli ultimi mesi con il lancio di sei missili balistici?

La prima fonte di accesso alla valuta pesante (yuan, in particolare) è data dalle scarse esportazioni. Ammonterebbero a circa 3 miliardi di dollari, anche se la Corea del Nord ha una bilancia commerciale passiva.

Il 75% del suo export si ha verso la Cina ed è dato per oltre un terzo dalla vendita di carbone, nei giorni scorsi bloccata dalle autorità di Pechino, che hanno costretto le aziende nazionali a rimandarlo indietro, aderendo alle sanzioni ONU del 2016 contro la corsa al nucleare di Pyongyang. (Leggi anche: Cina rispedisce carbone in Corea del Nord)

Lavori forzati e armi fonti di entrate

Un’altra fonte agghiacciante di entrate è rappresentata dalla schiavitù. Sì, avete letto bene: la Corea del Nord utilizza i lavori forzati per fare soldi, inviando malcapitati all’estero, quasi sempre in miniere in Russia e Cina su commissione. Le condizioni in cui vivono i nordcoreani costretti ai lavori forzati sono spaventose. Alcune testimonianze riportano di assenza di igiene e di servizi privati per espletare i propri bisogni e quanti tentano la fuga vengono ammanettati e ricondotti in patria come bestie, prima di venire giustiziati.

Quello che in pochi immaginano è che la Corea del Nord le armi non solo le fabbrica, ma le esporta pure. Le entrate derivanti da questo business ammontano a circa 100 milioni di dollari all’anno. Pochi, in valore assoluto, ma pari a circa il 6,5% delle esportazioni complessive, la percentuale più alta al mondo. Chi compra le armi di Jong-Un? Secondo gli esperti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sarebbero diversi stati africani, asiatici e del Medio Oriente.

(Leggi anche: Regime Kim Jong-Un lancia un altro missile, ma Corea del Nord rischia collasso)

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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