Corona ceca sganciata dall’euro spazientisce i traders, meglio non fare niente

La corona ceca è stata sganciata dal cambio minimo con l'euro di 27, ma si è rafforzata ad oggi di poco. Diversi traders iniziano a mostrarsi spazientiti, ma forse vale la pena aspettare.
7 anni fa
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Dal giovedì scorso, la banca centrale di Praga ha di fatto sganciato la corona ceca dal cambio minimo di 27 contro l’euro, consentendole di apprezzarsi al di sotto di tale soglia dopo oltre 3 anni, essendo venute meno le preoccupazioni per uno scivolamento dell’economia nazionale nella deflazione. Dall’annuncio – nemmeno tanto a sorpresa – la corona si è rafforzata fino a un massimo dell’1,9%, scendendo a un rapporto minimo di 26,53 ieri. Eppure, i propositi di chi aveva speculato al rialzo sulla valuta dell’Europa Orientale erano ben più ambiziosi.

Fino a 65 miliardi di capitali erano stati dirottati negli ultimi tempi sugli assets cechi, compresi titoli di stato a breve scadenza e con rendimenti negativi, nella speranza che con l’abbandono del cambio minimo, la corona si portasse a circa 25 contro l’euro, apprezzandosi sostanzialmente dell’8%. (Leggi anche: Corona ceca ai massimi da 3 anni e mezzo)

Tutto questo non starebbe avvenendo e già parecchi dei traders, che avevano aperto posizioni long sulla corona ceca, sembrano quasi mostrarsi intenzionati ad abbandonare l’affare. D’altronde, gli stessi banchieri centrali di Praga avevano avvertito, che in presenza di così tanti capitali scommessi sul rafforzamento del cambio, una volta che questi sarebbe stato lasciato libero di apprezzarsi, si sarebbero riscontrate difficoltà nel trovare controparti per chiudere le posizioni e incassare il “dividendo”.

Non c’è stato un boom in stile franco svizzero

E che più di un trader sia sceso dalla barca sin da subito lo confermerebbero i rendimenti sovrani, aumentati di circa 27 punti base per la scadenza a 2 anni, portandosi a poco sotto lo zero percento, e di 10 bp all’1,02% per la scadenza a 10 anni. In pratica, non appena la banca centrale ha annunciato che non avrebbe più difeso il cambio minimo di 27, il mercato ha iniziato a vendere titoli di stato cechi, in modo da capitalizzare i guadagni derivanti dal rafforzamento atteso della corona.

(Leggi anche: Mercato scommette al rialzo su corona ceca)

Adesso, però, che a tre sedute dall’annuncio, i guadagni si mostrano tutt’altro che roboanti, contrariamente a quanto avvenuto nel gennaio 2015 con il franco svizzero, quando furono a due cifre in pochi istanti, bisogna chiedersi se convenga pazientare o se, al contrario, uscire da questo trading.

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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