Corona danese ai massimi contro l’euro sul rischio Brexit, torna la speculazione

La corona danese continua a rafforzarsi nei pressi dei massimi di sempre contro l'euro e la banca centrale potrebbe intervenire per difendere il "peg". La speculazione è tornata sul rischio Brexit.
9 anni fa
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Rendimenti bond Danimarca bassissimi

I rendimenti sovrani restano negativi fino alla scadenza dei 5 anni, ma anche in questo caso i record di inizio 2015 non sono stati toccati di nuovo. I decennali rendono oggi lo 0,48%, ma erano sprofondati allo 0,15% nel febbraio dello scorso anno, anche se nel 2016 sono già scesi di 46 punti base. Quelli a due anni rendono il -0,325%, in calo di 20 bp da inizio anno, ma di circa 55-56 bp più alti dei minimi record di 15 mesi fa.

Ma cosa sta spingendo gli investitori a ripararsi nella corona danese? Il rischio Brexit. C’è trepidazione per l’esito del referendum del 23 giugno, quando i sudditi di Sua Maestà saranno chiamati a scegliere se restare nella UE o se divorziare da Bruxelles. I sondaggi darebbero nettamente in testa lo scenario di una permanenza nelle istituzioni comunitarie, ma poiché il dubbio di un evento imprevedibile resta, chi può cerca di mettere in salvo i propri capitali in assets sicuri.

Franco svizzero non più molto appetibile

In genere, questo ruolo di bene-rifugio è assolto dal franco svizzero in maniera più pregnante, ma il rafforzamento dell’ultimo anno e mezzo e la discesa dei rendimenti sovrani in territorio negativo fino alla scadenza dei 15 anni (un trentennale rende appena lo 0,20%) riflettono un cambio già elevato e prezzi dei bond stratosferici, per cui la Svizzera non è molto appetibile per chi vi deve portare i suoi capitali oggi. Rohde ha già avvertito nel corso del 2015, che scommettere contro la banca centrale di Copenaghen equivale a perdere, anche perché a differenza della collega elvetica, che aveva fissato un “peg” unilateralmente, qui vi è un accordo con la BCE risalente al 2000 per mantenere la stabilità del cambio. E a differenza della politica di Berna, divisa sul punto, il Parlamento danese è unanime nel riconoscere la priorità della difesa del “peg”, considerando che il 75% delle esportazioni si hanno verso l’Eurozona.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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