L’emergenza coronavirus ha spinto molte aziende a riconvertire la produzione a beneficio di mascherine, camici, dispositivi di protezione, ventilatori per la rianimazione etc. Molte grandi realtà che fino a poche settimane fa si occupavano di produrre auto, abbigliamento di lusso, cosmetica, bevande alcoliche hanno deciso di reagire cambiando momentaneamente la produzione. Tra queste ci sono anche Prada, Ferrari, Gucci e Bulgari.
Ferrari e Fca producono respiratori
Nel settore delle auto, Fca e Ferrari hanno deciso di aiutare la Siare Engineering per produrre respiratori, lo scopo è quello di aumentare la produttività.
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Gli altri nomi
Tra i grandi nomi che hanno deciso di produrre mascherine troviamo anche Fendi, Gucci, Ferragamo, Celine, Valentino, Serapian Richemont e Prada. Quest’ultima ha avviato la produzione di 80mila camici e 110mila mascherine per il personale sanitario della Regione Toscana. Anche Calzedonia ha riconvertito alcuni stabilimenti per produrre mascherine e camici. Lo scopo è arrivare a produrre 10mila mascherine al giorno. Gucci seguendo l’esempio di Prada, donerà 1 milione e 100 mila mascherine chirurgiche e 55mila camici alla Regione Toscana mentre Confindustria Moda ha lanciato una campagna per la produzione in quella di mascherine da parte delle realtà più piccole.
Per quanto riguarda profumi e igienizzanti, considerando che sono andati a ruba, Menarini e Angelini hanno aumentato la produzione e nel caso di Menarini si è deciso di produrre gel disinfettante da donare gratuitamente agli ospedali.
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