Quando finirà il lockdown e quando ci sarà la vera ripartenza da questa emergenza che ci ha letteralmente cambiato la vita? La vera data, a quanto pare, non sarà il 13 aprile per le persone ma il 4 maggio o comunque se non si può parlare di una data precisa, si parla dei primi di maggio, almeno per tornare gradualmente ad uscire e passeggiare. Secondo gli esperti le ragioni vanno ricercate nel tentativo di evitare assembramenti durante i ponti del 25 aprile e del 1 maggio.
Apertura in 2 fasi, dal 14 aprile alcune aziende
La data del 4 maggio, per ora simbolica, potrebbe essere cruciale per decretare il ritorno alla libertà. Ovviamente si procederà per gradi. Ma che cosa cambierà in sostanza? Molto probabilmente da metà aprile sarà dato il permesso ad alcune aziende e attività di riaprire mentre per tornare ad uscire di casa, vedere parenti e passeggiare, bisognerà attendere maggio ma le regole saranno le stesse: sarà obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi pubblici, stare sempre ad un metro di distanza ed evitare assembramenti.
L’ultimo decreto firmato da Conte scadrà il 13 aprile ma venerdì o sabato dovrebbe uscire il nuovo provvedimento in base al numero dei contagi e l’andamento della curva epidemica. Se i numeri saranno ancora positivi, da metà mese potrebbe esserci il via libera per alcune aziende di tornare a lavorare, in particolare quelle di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica ma anche imprese meccaniche e negozi che vendono prodotti per il tempo libero come riporta Corriere.
Da maggio ritorno graduale alla normalità le persone e negozi
La fase 2 per le persone partirà a maggio, probabilmente dal 4 ma ancora nulla è certo. Ovviamente bisognerà continuare a fare la fila al supermercato, ci saranno sempre ingressi contingentati e sarà vietato uscire in gruppo.
Quello che sembra certo, è che dovremo abituarci a parecchi cambiamenti. Se dai primi di maggio si potrà tornare gradualmente ad uscire è anche vero che le modalità saranno rigide. Ci saranno turni per entrare nei negozi, molte aziende dovranno privilegiare lo smart working per evitare comunque assembramenti negli uffici, mentre chi andrà in sede potrebbe dover aderire a turni alternati divisi per orario. Sembra ormai certo che scuole, asili e università riapriranno solo a settembre mentre per tutti gli operatori che lavorano con il pubblico sarà obbligatorio indossare guanti e mascherine, così come per i cittadini che entreranno in un negozio per fare compere. Si valuta anche la possibilità di creare delle fasce di limitazione per gli anziani e i soggetti più deboli.
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