Mentre si attende il nuovo decreto di Conte, che dovrebbe indicare quali sono quelle aziende che potrebbero riaprire dopo Pasqua, il comitato scientifico che supporta il Governo sta lavorando ad una sorta di classificazione delle attività lavorative divise per fasce di rischio. Che cosa significa?
La classificazione del rischio
In questi giorni si sta lavorando per permettere alle prime attività di poter ripartire dal 14 aprile. Per adesso ad avere il via libera potrebbero essere le aziende meccaniche a supporto del settore agroalimentare, aziende legate alla movimentazione di merci giacenti nei magazzini e cartolerie e librerie per permettere agli italiani di acquistare beni di prima necessità.
Le attività con rischio rosso, giallo e verde
In base allo studio, che tiene anche in considerazione la classificazioni di rischio dell’INAIL e modelli matematici, le attività ad alto rischio sono dentisti, parrucchieri ed estetisti. Quando il governo deciderà di far riaprire queste attività, è logico pensare che saranno imposte regole severe, come limitare l’accesso a troppe persone e lavorare su appuntamenti. Stesso alto rischio per bar, ristoranti, palestre, discoteche e locali. Al momento non è dato sapere quando sarà dato l’ok per una ripartenza del settore ristorazione o attività dedicate al tempo libero, sicuramente però queste possono intanto dedicarsi alle consegne a domicilio. Ad alto rischio, con bollino rosso, anche il settore istruzione, quindi asili, scuola e università. Le scuole infatti riapriranno forse a settembre.
Tra le aziende inserite nel bollino giallo, con il rischio medio, si trovano la maggior parte dei negozi al dettaglio, ad eccezione delle cartolerie e librerie.
Leggi anche: Coronavirus, inizio fase 2 vicino: le imprese che potrebbero riaprire per prime