Coronavirus e turismo: d-day europeo il 15 giugno, prenotare una vacanza o no?

Dal 3 giugno, se tutto andrà bene, l’Italia dovrebbe riaprire le frontiere europee mentre si attende il 15 giugno per l’apertura degli altri paesi europei.
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5 anni fa
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Caro ombrellone ed economia italiana
Caro ombrellone ed economia italiana © Licenza Creative Commons

Si attende il 15 giugno per il famoso d-day europeo, la riapertura delle frontiere in tutta Europa che mira a far ripartire il turismo. Resta però il nodo dei corridoi che escluderebbero la circolazione in alcuni paesi motivo per cui il governo italiano starebbe trattando con l’Europa per evitarli. A dirlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al programma Frontiere. 

Si attende il d-day il 15 giugno

Dal 3 giugno, se tutto andrà bene, l’Italia dovrebbe riaprire le frontiere europee mentre si attende il 15 giugno per l’apertura degli altri paesi europei, anche se ancora esistono molti dubbi sulle modalità e sui famosi corridoi.

  “Sarà un po’ un d-day europeo. La Germania punta a riaprire il 15 giugno, cerchiamo di ripartire tutti assieme” ha detto Di Maio sottolineando che lo scopo è quello di ricevere i turisti stranieri per far ripartire il settore con regole omogenee per tutte le regioni. “Siamo riusciti a far dire all’Europa che non possono esistere corridoi turistici per escludere l’Italia. Ho sentito il ministro austriaco, abbiamo concordato un percorso comune. Ha detto chiaramente che se vorranno venire turisti tedeschi in vacanza in Italia non ci saranno problemi ad attraversare l’Austria” ha detto ancora Di Maio. Dunque, si saprà qualcosa in più solo nei prossimi giorni e in particolare dal 29 maggio quando sarà reso noto il risultato dell’ultimo monitoraggio sui contagi che poi dovrebbe dare indicazioni sulle riaperture.

Prenotare ora sì o no?

Nel frattempo, gli italiani aspettano di capire se e quando potranno andare in vacanza e soprattutto se è davvero conveniente prenotare ora o aspettare. Non ci sono ancora regole chiare anche a livello regionale, molte regioni potrebbero persino imporre norme per entrare, come la Sardegna che sta pensando di chiedere ai turisti il passaporto sanitario. Quello che per ora sembra certo, è che gli italiani che partiranno questa estate sembrano orientati verso vacanze italiane e soprattutto in auto o camper.

Sembra ancora esserci una sorta di ostilità e paura verso altri mezzi di trasporto come aerei o treni, senza contare che le compagnie aeree ripartiranno piano piano da giugno ma con l’operativo voli non al 100 per cento. Alla domanda prenotare ora o aspettare non c’è una risposta univoca. Da un lato chi prenota ora ha la possibilità di scegliere la struttura che preferisce e non rischiare di non trovare posto, considerando che molti hotel dovranno diminuire le disponibilità per rispettare le norme relative alla distanza, dall’altro c’è il rischio di non poter partire a causa della pandemia o che alcune regioni impongano restrizioni. La via di mezzo, se così possiamo dire, è quella di scegliere strutture che offrono la cancellazione gratis o il rimborso nel caso non si potesse più andare. L’idea però, al momento, è che saranno molti quelli che decideranno di partire all’ultimo per evitare ogni rischio.

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